Cultura
Bari, niente concerto per Sizzla
La procura cittadina accoglie la richiesta dell'ong Everyone di non permettere l'esibizione dell'artista giamaicano visti i testi violenti delle sue canzioni. Si attende anche la decisione del procuratore milanese
“Accogliamo con soddisfazione e sollievo la notizia secondo cui le autorità baresi, in primis procura, prefettura e questura, hanno accolto l’esposto depositato ieri mattina dal Gruppo EveryOne che chiedeva l’annullamento del concerto del cantante giamaicano Sizzla previsto a Modugno, presso il locale Demodè, per domani sera”. Lo affermano i co-presidenti del Gruppo Roberto Malini, Matteo Pegoraro, che si erano attivati subito contattando i gestori del music club e avevano inoltrato al Procuratore di Bari un atto di denuncia contro il cantante omofobo per violazione del principio di non discriminazione, istigazione all’odio razziale e alla violenza omofobica.
“Questa nostra vittoria si aggiunge a quella già conquistata in Francia lo scorso anno, quando assieme all’associazione Tjenbe Red e a una rete di organizzazioni che si battono contro i pregiudizi razziali e sessuali, ottenemmo la cancellazione dei concerto omofobi di Sizzla Kalonji, previsto in numerose città francesi. Ringraziamo Arcigay e la rete per i diritti gay” continuano gli attivisti di EveryOne, “per aver contribuito a divulgare la protesta, ma soprattutto le istituzioni e le autorità di Bari che hanno dimostrato che manifestazioni dell’intolleranza e dell’inciviltà ai danni della comunità lesbica e gay non sono ammissibili e meritano invece di essere perseguite in base alle leggi che tutelano i diritti fondamentali della persona”.
EveryOne, che ha depositato ieri anche un esposto presso la Procura della Repubblica di Milano per impedire l’esecuzione del concerto di Sizzla previsto per venerdì 13 a Trezzo Sull’Adda nel locale Live Music Club, si augura che anche il procuratore, il prefetto e il questore del capoluogo lombardo dicano no all’esibizione pubblica del cantante, che diffonde ideologie contrarie al vivere civile e offendono migliaia di cittadine e cittadini italiani.
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