Non profit

Niente pediatri, la Croce Rosa Celeste chiude

Dopo 25 anni di attività e in piena emergenza influenza, il servizio alza bandiera bianca

di Benedetta Verrini

La notizia arriva in uno scarno comunicato che rappresenta quasi una lettera aperta alla città: dopo 25 anni di attività a favore dei bimbi di Milano e Hinterland milanese, chiude il servizio pediatrico della Croce Rosa Celeste. La motivazione? Mancano i pediatri. Ecco, di seguito, il comunicato in versione integrale:

I bambini, si sa, sono speciali creature meravigliose che amano le cose fatte per bene. Quindi, si ammalano di sabato, di domenica e di notte.

Per oltre 25 anni la Croce Rosa Celeste è stata il punto di riferimento per molte mamme milanesi. Mamme preoccupate che hanno avuto bisogno di una visita pediatrica a domicilio. La Croce Rosa Celeste offriva infatti, in tutta la città di Milano e nei paesi dell’hinterland, un servizio medico pediatrico a pagamento, durante le fasce orarie in cui era difficile raggiungere il proprio pediatra di base (dalle 20 alle 24 durante i giorni feriali; dalle 8 alle 24 tutti i giorni festivi).

Oggi siamo purtroppo costretti ad una decisione drastica: la chiusura del servizio pediatrico, a causa dell’assenza di pediatri.

Siamo al limite del paradosso ma la situazione è davvero difficile e complessa. Non ci sono pediatri e quelli che oggi escono dalle scuole di specializzazione pediatrica sono in numero minore rispetto alle effettive necessità: non sono neanche sufficienti a garantire la copertura delle esigenze ospedaliere e dei pediatri di base. Inoltre gli specializzandi in pediatria, con la riforma delle scuole di specialità, hanno ormai un contratto di assoluta esclusività con gli enti universitari e possono solo effettuare sostituzioni presso le guardie mediche. Il nostro servizio, essendo privato, non è considerato una guardia medica.

E’ stato chiesto l’intervento al Comune di Milano, alla ASL Città di Milano e alle Scuole di Specialità in pediatria, ma purtroppo non è stato possibile trovare una soluzione, nonostante la disponibilità dimostrata verso il problema dalle Istituzioni preposte, perché non ci sono comunque i pediatri per poter svolgere il servizio, anche nella ipotesi di attivarlo nell’ambito del servizio di continuità assistenziale.

Ci teniamo a ringraziare al riguardo il Prof. Giovannini – Direttore della Scuola di Specialità in Pediatria – per la disponibilità manifestata nei nostri confronti. Confidiamo che possano maturare iniziative comuni che portino alla riapertura del servizio.

Nella speranza che ciò possa avvenire in tempi brevi, ci scusiamo con la Cittadinanza, con il grande rammarico di non essere presenti in questo particolare momento critico, che vede il virus influenzale AH1N1 particolarmente attivo proprio nei confronti dei più piccoli.

Raccomandiamo a tutti coloro che riportano nelle loro rubriche di servizi utili al cittadino i riferimenti del nostro servizio di volerlo cortesemente eliminare, in modo da non creare aspettative e disservizi per l’utenza.

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