Famiglia

Carboni: «Il movimento per le accoglienze rischia la scomparsa»

Nella conferenza internazionale di Minsk il punto su 25 anni di esperienza. E la svolta verso la cooperazione

di Sara De Carli

«Dobbiamo riconoscere che, oggi, il movimento delle accoglienze per il risanamento vive una significativa diminuzione numerica che potrebbe portare persino, nei prossimi anni, alla sua scomparsa, almeno come fenomeno di massa». Lo ha detto Giuseppe Carboni, Presidente Associazione Cittadini del Mondo e Console Onorario della Repubblica Belarus in Sardegna durante la due giorni sulla cooperazione umanitaria fra Italia e Belarus tenutasi a Minsk il 2 e 3 novembre.

Le cause di questo calo, sono, per Carboni due: una è l’alto costo del trasporto dei bambini in Italia, che richiederebbe «un nuovo approccio da parte della compagnia aerea bielorussa, poichè le tariffe del trasporto dei bambini devono essere fatte considerando il carattere umanitario di questa attività». Ma dall’altra parte occorre anche «prendere decisioni e misure che consentano la riforma della cooperazione umanitaria e l’utilizzo di questo enorme potenziale per lo sviluppo dei rapporti anche in altre sfere».

Come? Carboni cita l’esperienza della Regione Sardegna, che fin dal 2004 ha puntato sulla cooperazione creando un Centro Italo Bielorusso di Cooperazione e Istruzione “Sardegna”, che ha fondato, a sua volta, l’Ente misto italo-bielorusso di formazione professionale “Sardegna Global”: «per la prima volta nella storia dei rapporti fra i nostri paesi è stato fondato un Centro Misto di Formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione Bielorusso in qualità di ente di istruzione. In questo ente, negli ultimi 5 anni, hanno ricevuto una formazione professionale nel settore delle qualifiche edilizie con standard di preparazione di livello europeo oltre 2.500 giovani bielorussi, molti dei quali quando erano bambini sono stati in risanamento in Italia». A dirigere questo Ente di formazione un ex bambino dei soggiorni di risanamento.


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