Non profit

I grandi esclusi del 2007

Sono quasi 8mila. Fra loro qualche sorpresa. Ma la Caritas precisa: «Già sanati i problemi formali»

di Riccardo Bagnato

Sono Caritas e Cisl. Ecco chi rischia di vedersi passare davanti agli occhi oltre mezzo milione di euro senza vederne nemmeno un centesimo. Ma non sono i soli. Già, perché scorrendo l’elenco degli 8 mila esclusi nel volontariato dal beneficio del 5 per mille del 2007 non mancano le sorprese.

Stiamo parlando di Italia Solidale che vede volatilizzarsi 66mila euro, della Fondazione Villaggio Don Bosco (64mila), o della Fondazione per l’Oncologia Pediatrica (Divisione di Oncoematologia Pediatrica Policlinico “A. Gemelli” di Roma) che, stante a quanto ha scritto l’Agenzia delle Entrate, non potrà beneficiare di 60mila euro.

Ma a chi questa esclusione sembra proprio non andare giù, visti per altro i soldi che ci sono in ballo, sono Caritas Italiana da un lato (232mila euro), e Cisl in tutte le sue varianti associative dall’altro (Anolf e Anteas in primis). Quest’ultima raccoglie – ma non può incassare – oltre 600mila euro. E il motivo? Apparentemente “problemi formali, che però sono già stati sanati” dicono dall’ufficio stampa Caritas.

Esclusa infine anche la Fondazione Genoa 1893, che non potrà godere di ben 163mila euro. Se i tifosi doriani festeggeranno la notizia, rischiano invece di perdere un buon gruzzolo e con sé il buon umore l’Associazione sportiva dilettantistica atletico Caltanissetta (63mila), la Società canottieri Milano (61mila), e l’Associazione Radiomatori italiani (68mila). Melomani di tutt’Italia addolorati, infine, per l’esclusione della Fondazione Orchestra Giuseppe Verdi di Milano (150mila).

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