Mondo

Adozioni internazionali: allarme liste d’attesa

Il Ciai decide di sospendere la presa in carico di nuove coppie disponibili solo per bimbi sotto i 4 anni. Tempi lunghissimi e Paesi bloccati: il problema affrontato su Vita in edicola da venerd

di Benedetta Verrini

Adozioni internazionali: il Centro Italiano Aiuti All?Infanzia, uno degli enti autorizzati più antichi e importanti del settore, ha deciso di rifiutare tutti i nuovi incarichi di coppie che intendono adottare bambini sotto i 4 anni. Lo ha rivelato la presidente Ciai, Valeria Rossi Dragone, al settimanale Vita in edicola da venerdì 14 febbraio. ?Non ci sembrava onesto illudere le famiglie? ha dichiarato la Rossi Dragone. ?Circa un centinaio di coppie in lista d?attesa al Ciai attendono di poter accogliere un bambino molto piccolo, in età prescolare e in buono stato di salute. Ciò corrisponde a un tempo d?attesa di almeno un anno e mezzo, due anni. Per questo abbiamo deciso di non accettare per almeno sei mesi, forse un anno, nuovi incarichi di coppie con la medesima disponibilità?. Il problema non si pone, ovviamente, per le coppie disponibili ad accogliere bambini malati o con handicap, o grandicelli, o nuclei di fratellini. Il problema delle lunghissime liste d?attesa presso gli enti autorizzati appare un fenomeno sempre più preoccupante. I tempi medi di attesa, per una coppia in attesa di un bambino in età prescolare, rischiano di raggiungere i 3-4 anni. ?Le coppie italiane devono rendersi conto che l?Italia non è il solo Paese che accoglie minori? ribatte la presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Melita Cavallo. ?Ci sono gli Stati Uniti, la Francia, e molti altri Paesi. La disponibilità esclusiva per un bambino piccolo e in perfetta salute incrementa enormemente i tempi d?attesa?. E annuncia che l?accordo bilaterale con il Vietnam è ormai in dirittura d?arrivo. In via di conclusione anche quello con l?Ucraina.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA