Non profit
Il lavoro 20 anni dopo
Dal 5 al 7 novembre, nella capitale tedesca, seminario internazionale di studio promosso dalla FAI (Federazione Acli Internazionali)
di Redazione
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani celebreranno a Berlino l’anniversario dei 20 anni dalla storica caduta del “Muro”. Dal 5 al 7 novembre si svolgerà infatti nella capitale tedesca (NH Hotel, Friedrichstrasse 96) un appuntamento internazionale di studi che vedrà coinvolti rappresentanti delle Acli di 9 Paesi europei ed extraeuropei e relatori provenienti dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia, dalla Repubblica Ceca, dai Paesi Bassi, dalla Romania. Tema del seminario: “Qualità del lavoro, qualità nel lavoro. Lavoro e cittadinanza ai tempi della crisi globale”. Con il sostegno del Centro europeo per i problemi dei lavoratori (Eza), dell’Unione europea, e il patrocinio del Comitato economico e sociale europeo (Cese).
Il seminario è articolato in 4 sessioni, a partire dal pomeriggio di giovedì 5 novembre. Sabato 7 novembre, dalle ore 9.00, la tavola rotonda conclusiva: “A vent’anni dalla caduta del muro: centralità del lavoro e futuro sociale dell’Europa”. Con gli interventi di Michele Valensise ambasciatore d’Italia in Germania; Josef Niemiec, segretario confederale della Confederazione europea dei sindacati (Ces); Raf Chanterie, presidente Eza; Erny Gillen, presidente di Caritas Europa; Andrea Olivero, presidente delle Acli italiane e della Fai, la Federazione delle Acli internazionali.
Porteranno il loro contributo al dibattito Franco Narducci, vicepresidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati; Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione Industria, ricerca e energia del Parlamento Europeo; Franco Siddi, segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi).
Altri ospiti, nei giorni precedenti: George Hupfauer, presidente del Movimento dei lavoratori cattolici tedeschi (Kab); Heino Sonnemans, teologo, successore di Ratzinger presso la cattedra di teologia fondamentale all’Università di Bonn; Jérôme Vignon, presidente delle Settimane sociali di Francia; Marie Zvolska, dell’Unione cooperative di produzione e lavoro Ceche e Moldave; Johan Van Rens, olandese, già direttore del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop); Pasqualino Mare, dell’Associazione europea per la formazione professionale (Evta); George Clement, segretario generale dell’Agenzia nazionale romena per l’occupazione della manodopera (Anofm).
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