Salute

Gravide: i ginecologi lombardi rispondono

Spiegazioni chiare nel vademecum del sito slog.org

di Benedetta Verrini

Sabato scorso a Milano, presso l’Ospedale Sacco, la Società Lombarda di Ostetricia e Ginecologia (SLOG) ha organizzato un incontro fra gli esperti, per realizzare un Focus sull’Influenza A in Gravidanza, Allattamento e Prima infanzia”. Sono intervenuti oltre 200 medici specialisti.

In quella sede SLOG ha presentato la pubblicazione sul suo sito www.slog.org di un documento molto esauriente che si pone l’obiettivo – punto per punto – di fornire ogni risposta necessaria alle donne e ai medici interessati  e che inoltre chiarisce gli aspetti più controversi del problema Influenza A.

Un comunicato stampa della Slog ricorda che nelle ultime settimane in Italia sono stati segnalati un numero sempre crescente di casi di sindrome influenzale, la cui causa è stata identificata nel nuovo virus dell’influenza A/H1N1, risultato di una mutazione di virus aviari, suini e umani. Il virus ha le caratteristiche per colpire in modo particolare le donne gravide ed i bambini. Le donne gravide perché hanno dimostrato una maggiore suscettibilità ad ammalarsi gravemente ed i bambini perché frequentano le comunità scolastiche e gli asili.

La SLOG ha invitato ginecologi, virologi, infettivologi, pediatri ed esperti di politica sanitaria della Regione Lombardia” – spiega il Prof. Luigi Frigerio, Presidente della SLOG – “per definire i percorsi da seguire nelle gravide con influenza A, discutere la malattia, la profilassi vaccinale e la terapia antivirale, valutando le indicazioni all’utilizzo del vaccino in gravidanza, allattamento e prima infanzia”

La Prof.ssa Irene Cetin, Direttore della Clinica Ostetrico-Ginecologica dell’Ospedale Sacco ed organizzatrice dell’ incontro, ha chiarito che le donne gravide che contraggono l’influenza A hanno più probabilità di avere polmoniti, di ammalarsi gravemente e di andare incontro a parto prematuro. Per questo motivo, è importante che si vaccinino tutte le donne gravide al 2° e 3° trimestre di gravidanza. I benefici della vaccinazione sono nettamente superiori ai rischi. Inoltre, la vaccinazione delle donne che allattano o che hanno un bambino di meno di 6 mesi è importante per la protezione del neonato.

Inoltre – spiega il Prof Enrico Ferrazzi, vice Presidente della SLOG – “è importante che le donne in gravidanza facciano attenzione ad alcune regole di prevenzione della trasmissione dell’infezione e che in presenza di sintomi influenzali mettano in atto delle normali regole di comportamento. Se i sintomi si aggravano, con febbre alta e disturbi respiratori, è necessario recarsi in ospedale. Il latte materno non è però controindicato e quindi l’allattamento non va sospeso”.

Il documento è disponibile sul sito e in allegato.


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