Un nuovo farmaco efficace contro la sclerosi multipla prima che la malattia si conclami. È questa la straordinaria scoperta dei ricercatori dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (Inspe) del San Raffaele di Milano, realizzata in collaborazione con diversi altri Istituti di Neurologia nel mondo.
I risultati della ricerca, coordinata dal professor Giancarlo Comi del Dipartimento Neurologico, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista The Lancet e hanno mostrato che il trattamento precoce con Glatiramer acetato, farmaco già approvato per la sclerosi multipla recidivante-remittente, può ridurre di quasi la metà il rischio di progressione dai primi sintomi alla malattia clinicamente definita. Un esito provato dalla risonanza magnetica, che ha evidenziato una notevole riduzione delle nuove lesioni cerebrali nei pazienti a cui era stato somministrato il farmaco per almeno due anni. In circa l’85% dei pazienti affetti da sclerosi multipla l’esordio della malattia è caratterizzato dall’insorgenza acuta di disturbi neurologici che abitualmente regrediscono nel giro di alcune settimane: questa condizione è definita sindrome isolata del sistema nervoso centrale. Non tutti i pazienti con questa sindrome però sviluppano la malattia clinicamente definita, e tra quelli che lo fanno, la prognosi è variabile: per esempio, a 15-20 anni dalla comparsa dei primi sintomi, circa la metà dei pazienti ha disabilità rilevanti mentre più di un terzo poca o nessuna disabilità.
Lo studio ha evidenziato che il Glatiramer acetato, assunto al primo attacco, riduce il rischio di sviluppo di sclerosi multipla clinicamente definita nel 45% dei pazienti rispetto al placebo. «Questo studio evidenzia che il glatiramer acetato è una valida opzione per i pazienti con sindrome clinicamente isolata che scelgano di iniziare precocemente il trattamento per migliorare il controllo dei processi infiammatori relativi alla malattia».
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