Salute

Prezzo del vaccino variabile a seconda del professionista

Lo sottolinea una nota della Fimp di Milano e provincia

di Redazione

È frutto di una scelta della Regione Lombardia la situazione che si è venuta a creare
sul fronte della somministrazione dei vaccini in età pediatrica (incluso quello antinfluenzale) in regime di libera professione, con prezzi variabili a seconda del professionista. A sottolinearlo, in una nota, è la Fimp (Federazione italiana dei medici pediatri) di Milano e provincia.
«La Convenzione della pediatria di famiglia con il sistema sanitario nazionale», spiegano i camici bianchi, «propone la stipula di specifici accordi con le singole Regioni, che prevedano la possibilità di vaccinare negli ambulatori pediatrici, e di riconoscere questa prestazione tra quelle offerte gratuitamente alle famiglie, a carico dell’assistenza sanitaria pubblica che rimborsa direttamente la prestazione al professionista. Ciò accade, in effetti, in molte Regioni. A Milano, come in tutta la Lombardia, questo avviene solo per alcune specifiche situazioni. Mentre le famiglie con sempre maggior frequenza richiedono la vaccinazione al proprio pediatra e, in assenza di accordi per l’erogazione gratuita, devono pagare la prestazione di tasca propria».
La Fimp, proseguono, «come ogni organizzazione professionale consiglia ai propri assistiti, tutti convenzionati con il Ssn, le tariffe da applicare. Ma tali tariffe non sono, nè possono per legge essere vincolanti. Non solo: esistono numerosi studi pediatrici privati, non convenzionati con il Sistema sanitario, nè aderenti a Fimp, che possono praticare le tariffe che ritengono più in linea con il libero mercato, come accade per qualunque professione medica e non medica».



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