Assisi, preparazione per la visita di Aziz

I frati francescani e la citta’ di Assisi si preparano ad accogliere il vice primo ministro iracheno Tarek Aziz che preghera’ sabato sulla tomba di San Francesco e nella chiesetta della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli, luogo dove il Poverello si spense il 3 ottobre del 1226. I preparativi per la visita vanno avanti nel massimo riserbo; il programma ufficiale prevede l’arrivo di Aziz alle 10,30 a Santa Maria degli Angeli e alle 11,45 nella Basilica di Assisi, accolto da Padre Coli custode del Sacro convento e dal vicario padre Giuseppe Marini. Oltre alle iniziative delle famiglie francescane, ad Assisi si terra’ in marzo un meeting per dire no alla guerra, che la Tavola della Pace (associazione che raccoglie centinaia di organizzazioni laiche e religiose, enti locali e che organizza la Marcia della pace Perugia-Assisi) ha gia’ programmato dal 14 al 16 marzo. Il tema del meeting: “Per una Europa solidale e non violenta”. Sabato prossimo mentre Aziz sara’ raccolto in preghiera sulla tomba di Francesco, a Roma si terra’ la manifestazione contro la guerra alla quale prenderanno parte numerosi giovani della Tavola della Pace con il coordinatore nazionale Flavio Lotti. “A Roma lanceremo i nostri slogan: fermiamo la guerra in Iraq, Palestina, Israele, Afganistan, Cecenia, Costa d’Avorio, Sudan, Colombia e in tutte le altre parti del mondo dove continua a scorrere il sangue. In marzo terremo ad Assisi una tre giorni per la pace: un nuovo grande appuntamento per decidere insieme come proseguire la mobilitazione contro la guerra in Iraq – ha aggiunto Lotti – e per la pace in Medio Oriente, per discutere della costituzione Europea e per organizzare la prossima Marcia Perugia-Assisi. Un’altra iniziativa e’ la 5/a assemblea dell’Onu dei Popoli e una nuova edizione della Marcia dedicata al ruolo di pace dell’Europa, che si terra’ sempre ad Assisi, dal 4 al 12 ottobre 2003 in coincidenza con la presidenza italiana dell’UE”. La Tavola della pace, in un documento, sistetizza in 4 punti le richieste al Parlamento Italiano e al Governo: pieno sostegno alle iniziative per fermare la macchina bellica; no deciso e netto al ripudio costituzionale della guerra rifiutando anche l’uso delle basi militari ed il sorvolo sulla Italia; decisa azione per porre fine alla violenza e all’occupazione in terra Santa; sancire nella costituzione Europea il ripudio della guerra, riconoscendo nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli.