Salute

Aids, Clinton: “Abbassare i prezzi dei farmaci”

L'ex Presidente americano si scaglia contro le case farmaceutiche e parla di "sviluppo sanitario delle nazioni povere" come unico rimedio possibile

di Stefano Arduini

”Le aziende farmaceutiche devono cambiare comportamento: vanno abbassati i prezzi dei farmaci contro l’Aids per garantire a tutti i malati l’accesso alle cure. Non solo. Si devono incentivare la produzione e la diffusione dei generici, che possono rappresentare una reale soluzione per i Paesi in via di sviluppo”. E’ l’appello dell’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, che ha concluso cosi’ il suo intervento alla cerimonia inaugurale della decima Conferenza sui retrovirus e le infezioni opportuniste, in corso a Boston fino al 14 febbraio. Farmaci, ma non solo. ”La vera arma per vincere davvero la grande guerra contro l’Aids – sottolinea Clinton – e’ promuovere lo sviluppo sanitario delle nazioni piu’ povere. Le parole d’ordine devono essere: prevenzione, trattamenti, e cure per tutti”. Per cinque giorni, quasi 4 mila scienziati e clinici si confronteranno sui progressi nella lotta all’Hiv, dalle nuove terapie ai vaccini, agli effetti collaterali, all’aderenza alle terapie, alle complicanze della malattia. Nel mondo e’ ancora emergenza: sono 42 milioni le persone colpite dal virus dell’Hiv. ”Solo nel 2002 – ha ricordato Clinton – si sono registrate 5 milioni di nuove infezioni, con 3,1 milioni di morti”. Il ‘buco nero’ rimane l’Africa sub-sahariana con oltre 29 milioni di individui colpiti dalla malattia e alcuni Paesi come il Botswana e lo Swaziland con il 38% di sieropositivi fra la popolazione adulta. ”Di fronte a questi numeri – afferma lo scienziato David Ho, presidente del congresso – e’ indispensabile una battaglia comune a livello planetario”.


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