Politica

In arrivo un nuovo indulto?

Il piano del Governo potrebbe consentire l'immediata uscita di oltre 20mila detenuti

di Redazione

«C’è una situazione davvero da dimenticare e incivile nelle carceri». Firmato Silvio Berlusconi. E ancora:  «C’è una situazione da risolvere per rendere civile il Paese anche su questo fronte». Mai prima d’ora il premier era stato così esplicito nella denuncia del  sovraffollamento delle carceri, confermando che il governo sta lavorano a un piano per la realizzazione di carceri civili con 20mila nuovi posti. 

«C’è una classifica secondo la quale siamo in testa per quanto riguarda le persone che stanno nelle carceri senza essere condannati in via definitiva». Ha chiosato il premier.  I numeri in effetti sono impressionanti. Ben riassunti dal Guardasigilli. «In questo momento – ha spiegato Alfano – vi sono 64.000 detenuti in Italia, contro un capienza regolamentare di 43.000 e una capienza tollerabile di 63.000». Che fare?
Qualche anticipazione del piano carceri è però già possibile fornirla. Il progetto prevede 21.479 fra nuovi posti in penitenziari  leggeri e padiglioni tradizionali. In caso di emergenza poi il capo dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta (a cui però il ddl della Finanziaria toglie 143 milioni di euro) avrà “poteri assoluti” sul modello di quelli concessi al capo della Protezione civile in caso di calamità.

Ma la vera novità del progetto (su cui si aspetta ancora il via libera della Lega Nord, da qui il invio al consiglio dei ministri di settimana prossima) sarebbe in quello che alcuni hanno giù definito un indulto nascosto (il quotidiano Repubblica, per esempio): la modifica dell’articolo 385 del codice penale. L’obiettivo non dichiarato sarebbe quello di permettere a tutti i condannati a pene pari o inferiori a un anno di scontarle nella propria abitazione o in un altro luogo pubblico  o privato di cura, assistenza e accoglienza.

Un provvedimento che riguarderebbe il 32% dei reclusi. A conti fatti, una volta portata a casa la riforma, sarebbero “liberati” 21mila carcerati. Molti di più dei 12mila indultati che nel 2006 uscirono nella prima settimana successiva all’approvazione della clemenza.


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