Non profit

Focus ricerca scientifica

di Redazione

La ricerca per le malattie del sangue da novembre ha una nuova “casa”. Il Gimema – Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto dell’Ail ha ampliato la sua rete, che già conta oltre 140 centri diffusi su tutto il territorio, con l’inaugurazione di un nuovo centro a Roma. Si trova in via Casilina 5, presso l’ex pastificio Pantanella, e sarà attivo da novembre. La struttura è tra le più “lussuose” di cui dispone la fondazione, nata 11 anni fa grazie alla perspicace idea del professor Franco Mandelli: si tratta infatti di un edificio, dato in comodato d’uso dal Comune di Roma, costato oltre 1,8 milioni e realizzato grazie alle raccolte fondi televisive di Rai e Mediaset e alle donazioni di Unicredit e Intesa Sanpaolo. Gimema infatti non vive di finanziamenti pubblici, ma rappresenta una costola molto importante finanziata da Ail, che quest’anno festeggia il 40esimo anno di attività. Il 35% del bilancio 2008 dell’associazione è stato infatti investito in ricerca scientifica (oltre 6 milioni su 17,7): al sostegno del Gimema, in particolare, sono andati 820.189 euro.
«Non si può fare ricerca», ha spiegato Marco Vignetti, ematologo e coordinatore della rete Gimema, «senza la collaborazione tra professionisti. Il nostro lavoro è mettere a punto il miglior percorso diagnostico e terapeutico per il paziente. Il centro raccoglie le idee dei ricercatori e le trasforma in protocolli, sotto l’egida del comitato etico nazionale, utilizzabili in tutta Italia». Un sistema che permette di «portare a casa» delle persone la competenza medica evitando inutili viaggi della speranza.
«In soli 10 anni», ha sottolineato Mandelli, «le possibilità di sopravvivenza dei pazienti sono passate da meno di un anno a oltre cinque. E questo è stato possibile anche grazie agli studi condotti da Gimema. Non si possono prevenire i tumori del sangue, le leucemie, i linfomi e i mielomi, ma diagnosi precoce e ricerca hanno un’importanza basilare».

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