Mondo

Il degrado ambientale colpisce il Sud del mondo

di COOPI - Cooperazione Internazionale

Il 14 ottobre 2009 si celebra la Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali, fissata dall’Assemblea Generale dell’ONU.

In tale occasione COOPI – Cooperazione Internazionale lancia un grido d’allarme: il degrado ambientale colpisce in particolar modo i paesi più vulnerabili e impedisce lo sviluppo di milioni di persone nei paesi del Sud del mondo.

Inondazioni, siccità, frane, cicloni tropicali, uragani e tifoni, terremoti ed eruzioni vulcaniche: questi sono solo alcuni dei disastri legati alle condizioni ambientali e climatiche sempre in aumento e che, nel solo 2008, hanno ucciso 235mila persone. E sono i paesi in via di sviluppo a registrare il maggior numero di vittime.

Sono più di 25 milioni le persone costrette ad abbandonare il proprio habitat di vita a causa di gravi problemi ambientali – problemi causati dall’estrema povertà, dai mutamenti climatici e da interventi infrastrutturali disastrosi.

I danni causati dai disastri naturali riducono inoltre la produzione dei paesi più poverie tolgono risorse impegnate nella lotta alla povertà. Per non parlare delle gravissime conseguenze psicologiche che di ripercuotono sulla popolazione.  

Si devono urgentemente realizzare piani per la limitazione delle catastrofi se si vogliono centrare gli Obiettivi del Millennio, il settimo dei quali verte proprio a “garantire la sostenibilità ambientale”.

COOPI  è impegnata nel Sud del mondo non solo nell’emergenza post catastrofi, ma anche con progetti di prevenzione e preparazione delle popolazioni affinché sappiano meglio affrontare inondazioni, terremoti, eruzioni vulcaniche e altro ancora.  

“COOPI non fa mai interventi una tantum. Quando entra in contatto con una popolazione, stringe un patto di fiducia e di amicizia: siamo qui per aiutare effettivamente, per portare avanti fino alla fine il progetto nel quale siamo impegnati . Questo discorso vale sempre, sia nel caso in cui operiamo per lo sviluppo che per l’ emergenza”– sostiene Ennio Miccoli, direttore di COOPI.

“L’esperienza insegna che se conosciamo il contesto in cui viviamo con le sue minacce, vulnerabilità, capacità e rischi, definiamo le regole per la prevenzione, manteniamo un’attenzione costante alle capacità di risposta mantenendole effettive, realizziamo opere e ordinamenti territoriali che mirano alla prevenzione e mitigazione del rischio. Possiamo ridurre la nostra esposizione alle minacce naturali e far sì che le emergenze non sorpassino le nostre capacità di risposta riducendo il rischio di essere vittime di un disastro” afferma Tiziana Vicario, responsabile del progetto COOPI di prevenzione ai disastri in Ecuador.

Attualmente sono in corso ben dieci progetti di assistenza umanitaria e prevenzione ai disastri in Perù, Guatemala, Bolivia, Malawi, Ecudor e in Paraguay – con il sostegno della Comunità Europea e del Ministero degli Affari Esteri – ed è attiva la campagna “L’ambiente giusto fa sviluppo” per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’ambiente per combattere la povertà.

Per maggiori informazioni sulle attività di COOPI: www.coopi.org

Per informazioni sulla campagna “L’ambiente giusto fa sviluppo”:        http://coopi.org/it/cosafacciamo/campagne.php?id=5

 

Ufficio stampa: Lara Palmisano tel. 02 30 85 057 int. 226; ufficiostampa@coopi.org


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