Formazione
Internet: “contro la pornografia il dominio .sex”
La proposta arriva da don Fortunato di Noto, fondatore del Telefono Arcobaleno e attuale presidente dell'associazione Meter
”Il mercato della pedo-pornografia ha trovato nel web un paradiso in continua espansione: i produttori di materiali e di siti riescono a operare indisturbati per un tempo brevissimo, un paio di giorni al massimo, ma in meno di 12 ore possono raggiungere anche 20mila contatti”. Lo denuncia don Fortunato Di Noto, il sacerdote siciliano fondatore di Telefono Arcobaleno contro la pedofilia e oggi presidente dell’associazione Meter. ”La mole di denaro che questi siti riescono ad attirare e’ rilevante: ci sono migliaia di persone disposte a pagare”, avverte. E lancia la proposta di un dominio obbligatorio ‘.sex’ su Internet per controllare il materiale che viene mandato in rete.
Commentando in un’intervista sul quotidiano internet www.ilte.net l’ultima operazione di polizia che ha portato a 78 perquisizioni in tutta Italia, Di Noto osserva che ”il problema non e’ Internet, che e’ solo uno strumento; ma chi favorisce la diffusione senza scrupoli di materiale pedo-pornografico in rete. Internet e’ un importante mezzo di liberta’ e di comunicazione -sottolinea- e come tale va saputo utilizzare: e’ sufficiente farne un uso accorto e sereno. Il computer e’ una macchina, siamo noi a dargli vita”.
Don Ferdinando propone in particolare di ”creare un dominio ‘.sex’, obbligando tutti coloro che intendono mettere in rete materiale pornografico a utilizzare questo suffisso. E’ un sistema che darebbe piu’ consapevolezza a chi naviga sul web. Crea una sorta di ‘case chiuse virtuali’: noi lo proponiamo, speriamo che qualcuno ne verifichi la possibilita’ di realizzarlo”.
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