Salute

Alla Don Gnocchi meeting europeo sulle nanobiotecnologie

Appuntamento a Milano. La Don Gnocchi unico partner italiano del progetto che stenderà le raccomandazioni per la Commissione Europea

di Redazione

 Lunedì 12 ottobre (dalle ore 13 alle 18) e martedì 13 ottobre (dalle ore 9 alle 13),  al Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano (via Capecelatro, 66) si terrà un meeting scientifico dal titolo “Roadmapping Workshop – Euronanobio”, promosso dal Polo Tecnologico della Fondazione Don Gnocchi e da altri partner europei.

L’appuntamento rappresenta una tappa fondamentale del progetto europeo “Euronanobio”, a cui la Fondazione Don Gnocchi partecipa come unico partner italiano insieme a sei istituti leader in Europa nel settore delle nanobiotecnologie. Lo scopo del progetto “Euronanobio” è quello di tracciare un percorso strategico delle nanobiotecnologie in Europa e consegnare tali raccomandazioni alla Commissione Europea, committente dello studio. 
 
«Per far fronte alla nuova sfida delle nanobiotecnologie – sottolinea il dottor Furio Gramatica, responsabile del Polo Tecnologico della Fondazione Don Gnocchi – all’interno del Polo Tecnologico della Fondazione Don Gnocchi è stato creato alcuni anni fa un Laboratorio di Biofisica e Nanomedicina (LABION), i cui componenti – con preparazione interdisciplinare e in stretto contatto con il Laboratorio di Medicina Molecolare e Biotecnologie – lavorano principalmente su due linee di ricerca: lo studio di dispositivi per la somministrazione transdermica di farmaci (come i noti cerotti, ma capaci di rilasciare qualunque farmaco e non solo quelli con molecole “leggere”) e l’utilizzo di luce laser – attraverso una tecnica spettroscopica – per rivelare in modo immediato e non invasivo la presenza di sostanze o microorganismi cercati nei fluidi corporei (sangue, urina, saliva, ecc.). Si tratta di tecniche orientate non solo al miglioramento dell’efficacia dei procedimenti diagnostici, del monitoraggio di malattia o della cura, ma anche alla qualità della vita del paziente. Per raggiungere tale scopo, il LABION della Fondazione collabora strettamente con gli altri sei istituti di ricerca tecnologica di livello europeo e sono in corso progetti internazionali non solo di ricerca, ma anche di politica di ricerca e di programmazione strategica per conto della Commissione Europea, quali appunto “Euronanobio”, con l’obiettivo di fondo di non lasciar morire in laboratorio i prodotti di una branca di  ricerca così nuova e incerta, ma di poterli portare con successo agli utenti finali attraverso l’industria».
 


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