Formazione

Nessun ateneo italiano nelle top 100

Harvard la migliore, la prima italiana è Bologna, 174ma

di Redazione

Tra le prime 100 università del mondo non figura nemmeno un ateneo italiano. Nella hit parade delle migliori accademie, stilata annualmente dal Times Higher Education, per trovare un ateneo italiano bisogna arrivare al 174mo posto. L’unica università del Belpaese presente nelle top 200 è quella di Bologna che si piazza, prima della Sapienza, la più grande università italiana, ferma al 205° gradino, come lo scorso anno.
Mantiene saldamente il primo posto Harvard, seguita da Cambridge e da Yale, che passa dal secondo al terzo posto. Il quarto in classifica è un altro ateneo britannico l’Ucl (University College London), seguito da Oxford che si conferma al quinto posto, ex equo con l’Imperial College London. Seguono a ruota la University of Chicago e l’ateneo di Princeton, il Massachusetts Institute of Technology e il California Institute of Technology, in decima posizione. L’Australia, arriva al 17° posto con l’Australian National University, seguita dal Canada in 18ma posizione, la Svizzera con l’Eth Zurich, ottiene la 20ma posizione e il Giappone con l’University of Tokyo la 22ma. La francia compare al 28° posto con l’Ecole normale Superieure di Parigi mentre al 30° posto compare la National University of Singapore. Meglio dell’Italia anche la Corea che, con l’Ateneo di Seul si colloca in 47esima posizione, la University of Adelaide dell’Australia, che si colloca all’81mo posto, la Nagoya del Giappone al 92mo, e Taiwan al 95mo. E ancora l’India, con l’Indian Institute of Technology di Bombay, 163ma in classifica, la Russia con il Saint-Petersburg State University, 168ma e la Spagna con l’Università di Barcellona che e’ 171ma in classifica.
Ormai giunta alla sesta edizione la classifica e’ usata non solo da studenti e genitori per scegliere il percorso di studio migliore, ma anche dalle aziende per identificare le università dalle quali assumere neolaureati e dagli accademici per selezionare le istituzioni dove lavorare e quelle con cui formare collaborazioni.




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