Gates superstar in Italia

E venne il giorno del presidente di Microsoft a Roma. Bill Gates ha infatti incontrato lo scorso 31 gennaio le più alte cariche istituzionali: il presidente della Repubblica, Ciampi; il presidente del Senato, Pera; il primo ministro, Berlusconi; i ministri Gasparri (Comunicazioni) e Stanca (per l?Innovazione tecnologica), oltre che Giancarlo Cimoli, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. Visita lampo, ma intensa. Mentre Gates dava lezione di bon-ton alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, e qualche decina di sostenitori del software libero, travestiti da pinguini (il simbolo del sistema operativo Gnu/Linux) manifestavano fuori Palazzo Madama, la Rete e non solo lei osservava con stupore le mosse del golden boy di Redmond. “Ora”, commenta il senatore Fiorello Cortiana (Verdi), che da tempo ha promosso un disegno di legge per l?introduzione del software libero nella pubblica amministrazione, “la vera sfida è quella di permettere un reale pluralismo: vedremo se il disegno di legge da me proposto verrà recepito come strumento o viceversa considerato troppo forte e quindi indebolito, lasciando di fatto al più forte (Microsoft) l?intero mercato della pubblica amministrazione. L?appuntamento è a fine febbraio, quando la Commissione per il software a codice sorgente aperto nella Pubblica amministrazione, presieduta dal professor Angelo Raffaele Meo, pubblicherà il proprio resoconto”. A questo punto una sola osservazione: solo l?altro ieri gli Usa spiavano le aziende e le comunicazioni europee attraverso Echelon (www.cli.di.unipi.it/~guidi/echelon/tesi.html), e ne traevano in questo modo un ?vantaggio? competitivo. Quali garanzie reali abbiamo che la stessa cosa non accada adottando sistemi operativi americani non open source nella pubblica amministrazione? Forse è per questo motivo che Francia, Germania e Danimarca hanno già adottato software libero per la pubblica amministrazione? Che ne dite?