Economia

La crisi non frena il credito alle imprese del territorio

La mappa degli interventi per sostenere l'economia locale

di Redazione

Mutui agevolati alle imprese trentine in difficoltà grazie alla garanzia
dei Confidi, con un abbattimento del 2,5% degli interessi passivi. Un
importante volàno per la ripresa delle aziende in difficoltàPiccole (relativamente) ma in rete e strutturate in modo da saper dare risposte tempestive alle nuove esigenze del territorio. Una formula che ha funzionato anche di recente, nei mesi in cui le Borse registravano un segno negativo dopo l’altro e i mercati parevano non saper riemergere dall’apnea. La risposta delle Casse Rurali del resto si è articolata su un duplice livello. Da una parte le iniziative di sistema, dall’altro quelle che ciascun istituto di credito metteva in campo (vedi l’articolo sotto).
Tra le iniziative di sistema va segnalata senz’altro la convenzione che Cassa Centrale Banca ha sottoscritto con Confidi a sostegno delle imprese.
Firmata il 27 ottobre 2008, la convenzione ha impegnato le Casse Rurali Trentine a concedere mutui agevolati alle imprese trentine in difficoltà a seguito della crisi finanziaria. Grazie alle garanzie assegnate dai consorzi di garanzia fidi ed ai fondi stanziati dalla Provincia autonoma, le aziende così hanno potuto godere di un abbattimento del 2,5% degli interessi passivi. Una vera e propria boccata di ossigeno per le imprese sostanzialmente sane, ma che hanno mostrato qualche sofferenza per impegni sbilanciati sul breve termine o per i ritardi nell’incasso dei loro crediti.
Grazie a questa convenzione, le banche hanno concesso mutui ipotecari o chirografari fino a 250mila euro (durata da 5 a 10 anni al tasso Euribor 3 mesi +1% con una riduzione del 2,5% come agevolazione in conto interessi). Le imprese hanno presentato un progetto di riequilibrio finanziario coerente, a fronte di tempi rapidi per la valutazione della domanda e successiva concessione dei fondi. I consorzi fidi hanno offerto garanzie fino al 50% del rischio finanziario e abbattimento degli interessi attingendo dal fondo speciale istituito dalla Provincia per il riassetto finanziario delle imprese.

Da protagoniste
L’assegnazione ammontava a 5 milioni per Cooperativa Artigiana di Garanzia, 4,5 miloni Cooperfidi (di cui 2 milioni a favore delle aziende agricole) e 5 milioni Confidimpresa Trentino. Inoltre, dal primo maggio 2009 le imprese trentine di maggiori dimensioni hanno goduto di ulteriori aiuti per far fronte alle conseguenze della crisi finanziaria. Se la convenzione del 2008 aveva movimentato circa 40 milioni di euro di finanziamento provinciale con oltre 400 milioni di fidi erogati a centinaia di imprese trentine, questa seconda iniziativa ha messo a disposizione altri 300 milioni circa per le imprese trentine con un fatturato superiore ai 3 milioni di euro.
In particolare, a quelle con giro d’affari tra i 3 e i 10 milioni sono concessi mutui fino a 500mila euro. Se l’impresa ha un fatturato superiore ai 10 milioni o più di 50 dipendenti, il finanziamento potrà arrivare fino a un milione di euro. Complessivamente, le Casse Rurali hanno giocato un ruolo da protagoniste nelle due manovre erogando circa l’80% dei fidi totali.


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