Economia

Dal frutteto al credito Tante facce per un unico mosaico

Di cosa si occupano gli aderenti alla Federazione

di Redazione

Banche, ortofrutta, vino, latte, bestiame, energia.
Ma anche edilizia,
coop sociali, cultura.
Viaggio nella multiforme realtà altoatesinaAttraverso i reparti di consulenza, la Federazione Cooperative Raiffeisen adempie alla sua “missione”, che consiste nel sostenere ed assistere le 356 cooperative associate e i 25 enti senza obbligo di revisione, in un’ottica di produttività, stabilità e continuità. Questa filosofia si è rivelata, nel tempo, un concetto imprenditoriale vincente. La Federazione Raiffeisen è l’organizzazione cui fanno capo tutte le cooperative, in larga misura appartenenti al gruppo linguistico tedesco e ladino, che si riconoscono nei valori fondamentali del riformatore sociale Friedrich Wilhelm Raiffeisen: iniziativa personale, responsabilità individuale e autonomia amministrativa. La collaborazione con la Federazione si basa sul principio della sussidiarietà: i compiti che non possono essere portati a termine dalle singole cooperative sono demandati alla Federazione.

Le banche di credito cooperativo
Nella struttura della Federazione, la posizione più importante è occupata dal Gruppo bancario Raiffeisen, costituito da 49 Casse, una Cassa Centrale con sede a Bolzano e 195 sportelli in 107 Comuni dell’Alto Adige, il cui operato è caratterizzato dal trattamento equo di soci e clienti, come previsto dalla missione cooperativa.

Le cooperative ortofrutticole
Seguono le 31 cooperative ortofrutticole operanti in Alto Adige, che lo scorso anno hanno immagazzinato, lavorato e commercializzato il 91,5% della produzione totale altoatesina di frutta a granella. Nella Provincia di Bolzano è stato raccolto l’11% dell’intera produzione di mele dei 27 Paesi aderenti all’UE e il 45,7% di quella nazionale.
Le cooperative frutticole hanno corrisposto a soci e fornitori complessivamente 437,5 milioni di euro, facendo registrare un incremento del 26,3% rispetto agli importi liquidati nell’anno precedente.

Le cooperative vinicole
Il contributo delle cooperative alla lavorazione e alla commercializzazione del vino complessivamente prodotto in Alto Adige è stato pari al 63%. Nell’anno scorso sono stati conferiti alle cooperative vinicole oltre 355mila quintali d’uva che, rapportati alla superficie di conferimento pari a 3.313 ettari, rivela una produzione media di 107,24 quintali per ettaro. La percentuale d’uva rossa è lievemente aumentata, raggiungendo il 53,6% contro il 52,5% dell’anno precedente. L’80% del vino è venduto sul territorio nazionale; seguono la Germania e la Gran Bretagna.

Le cooperative
di allevamento di bestiame
La zootecnia altoatesina è caratterizzata da una notevole varietà che, oltre ai bovini, comprende equini, suini, ovini, caprini e animali minori. In questo comparto, le cooperative d’allevamento di bestiame svolgono compiti di grande importanza, tra cui la selezione, la tenuta del libro genealogico, il controllo della produzione e il supporto in occasione di mostre e aste di bestiame, nonché nella commercializzazione in genere.

Le cooperative lattiero-casearie
Anche il settore lattiero ha una notevole rilevanza nell’economia altoatesina. Tutte e 15 le cooperative lattiero-casearie e il consorzio lattiero Milkon aderiscono alla Federazione Raiffeisen. 10 cooperative lavorano e commercializzano il latte fresco consegnato dagli agricoltori.
Nel 2008, i caseifici hanno preso in consegna 361.541 tonnellate di latte, di cui più dell’86% è stato oggetto di trasformazione. Mentre lo scorso anno i prezzi e il reddito hanno evidenziato un andamento positivo per i produttori lattiero-caseari altoatesini, le stime per il 2009 sono meno allettanti, alla luce della crisi generale in atto.

Le cooperative energetiche
Negli ultimi tempi, le cooperative energetiche stanno registrando un graduale incremento, grazie al sostegno della politica provinciale, il cui obiettivo è quello di raggiungere l’autonomia energetica entro il 2015, attraverso il risparmio e l’impiego di energie rinnovabili per almeno il 55% di consumi, attualmente dipendenti da gas e gasolio. In questo contesto, le cooperative energetiche rivestono un ruolo essenziale.
Il settore può essere suddiviso in tre sottogruppi: aziende elettriche, centrali di teleriscaldamento e cooperative produttrici di biogas. Le prime due hanno rifornito d’energia elettrica (circa il 65%) e termica (circa il 35%) approssimativamente 17mila utenti finali. Tutte le cooperative energetiche nel loro insieme hanno prodotto, nel 2008, 230,9 GWh d’energia elettrica e 244 GWh d’energia termica.

Altre cooperative
Oltre alle cooperative citate, alla Federazione aderiscono anche 41 cooperative edilizie, 18 cooperative di gestione di asili per l’infanzia e di centri culturali, 10 cooperative sociali, 13 federazioni e consorzi, 25 enti senza obbligo di revisione e altre 70 cooperative di tipo diverso.


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