Economia

Confcoop: Segnali di ripresa, ma resta il nodo delle banche

di Redazione

«Il 47% dei nostri cooperatori denuncia l’aumento in maniera esponenziale dei tempi di attesa per la concessione di prestiti. Stesso disagio emerge per l’aumento delle garanzie richieste dalle banche secondo il 51% delle cooperative». Così Luigi Marino, presidente di Confcooperative, ha denunciato la situazione di difficoltà che vive il sistema a causa delle banche.
Nonostante questo la nota congiunturale del secondo quadrimestre 2009 lascia intravvedere qualche timido segnale di ripresa. «Seppur con un saldo negativo», ha precisato Marino, «buone notizie arrivano sul fronte mercato del lavoro dove il 67% dei cooperatori intervistati manterrà stabili i livelli occupazionali nei prossimi mesi». Altro segnale positivo viene dalle cooperative agricole: «Sta migliorando la gestione del ciclo delle scorte: il 47% dei cooperatori ha fatto largo ricorso alla leva del prezzo in funzione anticiclica. Soluzione al ribasso, però, che non può essere ulteriormente praticata nei prossimi mesi».
Ma su questi timidi segnali rischia di pesare la difficoltà ad accedere ai crediti. Questi i dati, ancora preoccupanti, resi noti dal presidente di Confcoop: «Le richieste di rientro sui finanziamenti in essere sono messe in evidenza dall’8,1% del campione, quelli non concessi sono pari al 12,2%, mentre quelli erogati, ma di minore importo, sono pari al 10,2%. L’inasprimento dei criteri e delle condizioni di accesso al credito continua ad essere più avvertito nel Mezzogiorno rispetto al Centro – Nord».


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