Economia

La banca di famiglia sta al passo coi tempi

Storia e valori delle Casse Rurali Trentine

di Redazione

In media, un nucleo trentino su due è socio.
Una storia che affonda le radici nell’800,
ma che ha saputo affrontare le sfide della modernità«Nasce modesta e senza pretese» disse don Lorenzo Guetti nel 1892, anno in cui fondò, a Quadra, la prima Cassa Rurale del Trentino. «Speriamo», aggiunse, «sia scintilla di maggiori incendi». Così accadde, in effetti. Nata per contrastare la povertà e l’emarginazione, a loro volta connesse alle difficoltà che i contadini incontravano nell’accesso al credito, la Cassa Rurale di risparmio e prestito iniziò a diffondersi rapidamente e mostrò di essere una efficace soluzione mutualistica: consentiva di raccogliere i risparmi di ciascun contadino e di rimetterli in circolazione sotto forma di prestiti vantaggiosi, contribuendo a ridurre la piaga, anche allora diffusa, dell’usura. Lo scopo, confermano gli statuti di allora, era quello di «migliorare sotto l’aspetto morale e materiale la condizione dei propri soci, fornendo loro il denaro necessario per l’esercizio dei loro affari e della loro economia agricola e favorendone il risparmio».

Una risposta durevole
Anche nel «secolo breve» le Casse Rurali hanno continuato a svolgere, nel tessuto economico trentino, un ruolo specifico e distintivo. Fortemente radicata nel territorio, la cooperazione di credito ha contribuito ad affrontare via via le sfide che le comunità si trovavano ad affrontare. Un accompagnamento possibile anche per la capacità di riorganizzarsi. Negli ultimi quindici anni, per esempio, è sì diminuito il numero di Casse Rurali (oggi sono 47, con 380 sportelli) ma è al contempo aumentato il numero dei soci (oggi sono oltre 113 mila). In media, una famiglia trentina su due è socia di un istituto di credito cooperativo.
Se nel tempo è cambiata la risposta organizzativa, i principi di mutualità senza fini di speculazione privata sono rimasti e hanno continuato a ispirarsi a un’ideale di democrazia economica: favorire l’accesso al credito vuol dire anche oggi consentire una cittadinanza più partecipe e attiva, accompagnare l’iniziativa personale e favorire la crescita responsabile e sostenibile di un territorio. I soci al primo posto, dunque. A loro in effetti sono riservate condizioni privilegiate (a partire da tassi agevolati sui finanziamenti e i depositi, per arrivare a polizze assicurative a condizioni di favore).
Una scelta coerente con il mutualismo, che però non impedisce una attenzione particolare a chi socio non è. I prodotti e i servizi offerti dalle Casse sono tagliati sulle specifiche esigenze del singolo cliente, l’approccio ai finanziamenti è sempre responsabile, in modo da aiutare i clienti a prevenire o a riparare eventuali problemi di sovraindebitamento, mentre costante è il supporto alle famiglie (che comprende la disponibilità a rimodulare le condizioni economiche dei servizi in presenza di particolari esigenze).

Il legame con il territorio
Le Casse Rurali offrono convenzioni con associazioni, categorie professionali, enti e consorzi di garanzia per offrire ai professionisti, agli artigiani, agli agricoltori ed alle piccole medie imprese i servizi più pratici e vantaggiosi. Hanno inoltre rapporti di collaborazione consolidata con i diversi organi della Provincia autonoma di Trento, per accompagnare con competenza privati ed imprese in operazioni che prevedano l’intervento parziale dell’ente pubblico. Mettono in atto specifiche azioni a tutela del risparmio (ad esempio, con il divieto di collocamento alla clientela di obbligazioni con rating inferiore a BBB), offrono servizi di consulenza fiscale, legale, previdenziale e soprattutto dispongono di una conoscenza specifica e attenta del tessuto economico locale, delle sue particolarità e, di conseguenza, delle sue necessità peculiari. Segnali di un’attenzione alla comunità e alla crescita sostenibile dell’economia locale, che si traducono in una attività imprenditoriale e sociale che affronta il presente con un occhio rivolto alle generazioni future.

Fare e rendicontare
Numerosi e documentati sono stati gli impegni verso la comunità trentina, un impegno che continua ancora oggi: le Casse Rurali Trentine, infatti, sostengono le comunità in cui sono presenti attraverso collaborazioni con le istituzioni e le associazioni locali, erogando contributi per sostenere la realizzazione di progetti di solidarietà sociale, investendo in iniziative a favore del territorio, nell’ambito della sanità, della cultura, dell’istruzione, dello sport. Il tutto per una cifra che nel 2008 ha superato i 21 milioni di euro.
Qualche esempio. A favore di cultura, scuola e formazione sono stati erogati più di 3 milioni e 500mila euro. Per le attività sportive, quasi 4 milioni. Per assistenza, interventi umanitari e protezione civile sono stati destinati circa 2 milioni. Iniziative (cui si aggiungono gli stanziamenti per enti religiosi e manifestazioni fieristiche) che vengono comunicate al territorio anche attraverso lo strumento del bilancio sociale.


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