Famiglia

Addio Garante, ora c’è l’Authority

Il Governo va sotto di un voto su un emendamento presentato dall'Italia dei Valori

di Sara De Carli

Addio Garante, ora c’è una Autorità Garante. L’aula della Camera ha approvato ieri un emendamento presentato dall’Idv che cambia la denominazione del Garante istituendo in Autorità Garante. L’emendamento che stravolge l’impostazione del ddl presentato dal ministro Mara Carfagna è stata presentata da alcuni deputati dell’Italia dei Valori ed è passata per un solo voto: 250 sì contro 249 no.

Questa la notizia, politica, che oggi ha portato il tema del Garante sui quotidiani nazionali. Quello della effettiva autonomia e indipendenza del Garante era il nodo critico su cui da tempo si discuteva, già nelle Commissioni, prima che il testo andasse in Aula. La preoccupazione era che il testo governativo non delineasse una figura autonoma e indipendente, ma quasi una struttura all’interno del Ministero delle pari opportunità e quindi all’interno del Governo. Com’è, quindi, che adesso un emendamento tanto di rottura come quello presentato da Favia, Mura, Palomba e Palagiano è passato?

In realtà è bastata una semplice e ordinaria prestazione dell’emendamento da parte di Federico Palomba, che ha detto: «Con questo emendamento noi intendiamo dare una svolta decisiva ad un testo che riteniamo assolutamente inadeguato agli obiettivi che si vuole prefiggere. Questo testo configura una fattispecie di Garante che è totalmente privo di potere, che ha un’autonomia soltanto declamata ma non nei fatti, perché sta presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e presso il Ministero per le pari opportunità, ne utilizza le scarse risorse ed è in «libertà vigilata», quasi una protesi del Presidente del Consiglio e della Ministra Carfagna. Un Garante di questo genere non garantisce assolutamente nulla e ha funzioni meramente burocratiche e di passacarte.
Con questo emendamento noi chiediamo, invece, che il Garante sia costituito in Autorità garante: soltanto se è un’autorità fornita di mezzi autosufficienti, che ha poteri effettivi, sanzionatori e effettivi di coordinamento, il garante è degno di essere chiamato tale e di potere realmente ed efficacemente tutelare i diritti dei minori».

La discussione poi è virata sull’effettiva terziarietà delle Authority, a comincare da quella per l’energia, lanciata da Casini. Poi le votazioni, a scrutinio segreto: 249 no, 250 sì.

Ecco il testo dell’emendamento approvato:

Al comma 1, sostituire le parole da: è istituito fino alla fine del comma con le seguenti: è istituita l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, di seguito denominata «Autorità garante», che esercita le funzioni e i compiti ad essa assegnati dalla presente legge, con poteri autonomi di organizzazione, con indipendenza amministrativa e senza vincoli di subordinazione gerarchica.

Conseguentemente, ovunque ricorra, sostituire la parola: Garante con le seguenti: Autorità garante.
1. 1. Favia, Mura, Palomba, Palagiano.


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