Non profit

Dopo catena di suicidi si dimette numero due di France Télécom

Lascia Louis Pierre Wenes, travolto dalle proteste popolari dopo la morìa di dipendenti licenziati

di Gabriella Meroni

Il numero due di France Telecom, Louis Pierre Wenes, si è dimesso oggi dall’incarico, in seguito ad un’ondata di suicidi fra i dipendenti, che ha portato a 24 morti in 18 mesi. Wenes viene sostituito, con effetto immediato, da Stephane Richard, ex capo di gabinetto del ministro dell’economia Christine Lagarde e considerato vicino al presidente francese Nicolas Sarkozy. Il piano di mobilità dei dipendenti, che era già stato congelato fino al 31 ottobre, verrà sospeso fino alla fine dell’anno, riferiscono intanto fonti sindacali citate da “Le Monde”.

Wenes, 60 anni, era arrivato a France Telecom nel dicembre 2002 come direttore degli acquisti e per il miglioramento della performance. Nel 2005 è diventato supervisore del piano di modernizzazione “Next” e nel 2006 e’ stato incaricato delle operazioni in Francia e la trasformazione dell’ex gruppo pubblico, privatizzato nel 1998. Da febbraio Wenes era anche direttore generale aggiunto. La sua sostituzione giunge dopo un crescendo di proteste dell’opposizione e del sindacato per l’ondata dei suicidi fra i dipendenti. L’ultimo a togliersi la vita è stato, lunedì scorso, il 51enne Jean Paul Rouanet, che si è buttato da un ponte poco dopo essere stato trasferito a lavorare nel call center dell’azienda. Il nuovo suicidio ha provocato un’ondata di scioperi selvaggi negli uffici di France Telecom e rafforzato le richieste di dimissioni del direttore generale Didier Lombard e di Wenes, considerato responsabile del «clima di terrore» fra i dipendenti.


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