Volontariato

Responsabità sociale: Berlusconi, credo nella sussidiarietà

Il Presidente del Consiglio: "legame inscindibile fra impresa e responsabilità sociale nei confronti della comunita' alla quale apparteniamo

di Redazione

Il governo crede, come dimostra il libro bianco sul welfare, nel fatto che ”il principio di sussidiarieta’ sia uno degli strumenti piu’ potenti per coniugare solidarieta’ ed efficienza, sviluppo e coesione sociale”: questo il messaggio che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato al convegno in corso all’ Assolombarda dedicato al tema ‘Responsabilita’ sociale, l’ impresa per il futuro’. Berlusconi, che non ha potuto intervenire al convegno, nel suo messaggio ha espresso tuttavia il desiderio di testimoniare la sua ”adesione a un incontro che ha il merito di ricordare il legame inscindibile fra impresa e responsabilita’ sociale nei confronti della comunita’ alla quale apparteniamo”. ”Dove si e’ cercato di portare il concetto di socialita’, fino al punto di annientare la libera impresa – sottolinea Berlusconi – si e’ finito per distruggere le basi stesse della democrazia. E, viceversa, dove l’impresa si e’ rinchiusa in un orizzonte puramente mercantilistico, il suo futuro si e’ appannato e la sua legittimazione e’ venuta meno”. E’ quindi compito della classe dirigente far crescere ”una solidarieta’ e una piu’ forte coesione sociale tra le diverse parti della societa’. Una societa’ – precisa – in cui e’ venuta meno la rigida divisione dei ruoli tra stato e societa’ civile: l’uno storicamente alle prese con la tutela degli interessi pubblici, l’altra impegnata esclusivamente nella cura dei propri interessi privati ed egoistici”. Oggi invece esistono una pluralita’ di soggetti che cooperano per obiettivi di efficienza e giustizia. ”A questo insieme di nuovi problemi – afferma il presidente del Consiglio – abbiamo cercato di fornire una soluzione con il libro bianco sul Welfare. In questo testo emerge come il principio di sussidiarieta’ sia uno degli strumenti piu’ potenti per coniugare solidarieta’ ed efficienza, sviluppo e coesione sociale”. Una societa’ in cui e’ venuta meno la rigida divisione dei ruoli tra Stato e societa’ civile: l’uno storicamente alle prese con la tutela degli interessi pubblici, l’altra impegnata esclusivamente nella cura dei propri interessi privati ed egoistici.


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