Formazione

Ricerca scientifica: pochi i posti per ricercatori in Italia

Gli scienziati chiedono più fondi, ma il vero problema sono i posti a disposizione per i ricercatori: solo 200 genetisti su 700 lavorano nel poprio campo di ricerca

di Gabriella Meroni

Cresce tra i giovani l’interesse per gli studi di genetica, ma i posti a disposizione ogni anno presso le scuole di specializzazione in genetica medica, con relativa borsa di studio, restano limitati e scarsi, come gli sbocchi lavorativi: su 700 genetisti oggi in Italia, solo 200 risultano impiegati in centri di genetica. Lo scorso anno ad esempio, in base ai dati del ministero dell’Università, sono state 26 le borse di studio per accedere alle scuole di specializzazione in genetica medica. Le scuole attivate sul territorio nazionale erano invece 18, da Genova a Milano, Roma, Bari, Cagliari e varie altre città. Un numero limitato di posti, dunque, anche se in aumento rispetto agli anni precedenti, quando le borse messe a disposizione sono state 20 (’98/’99) e 18 (’97/’98). Per quest’anno, il numero dei posti di specializzazione in genetica deve ancora essere fissato dai competenti ministeri, ma secondo gli addetti ai lavori si potrebbe registrare una leggera diminuzione. A poter aspirare alla specializzazione in genetica, della durata di 4 anni, sono innanzitutto i laureati in Medicina (le borse di studio sono riservate a loro), ma le porte di queste scuole possono aprirsi anche ai laureati in Biologia (per indirizzi differenti e, comunque, senza poter percepire una borsa di studio). Per tutti, è previsto un concorso-esame d’accesso. L’importo della borsa di studio, per lo scorso anno accademico, era pari a 22 milioni 467.500 lire l’anno. Ma non sono molte le reali prospettive di impiego.


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