Non profit

Grande attesa per Educa 2009

Al via oggi il festival di Rovereto. Titolo “Diritti e rovesci". Ecco temi e programma

di Chiara Cantoni

Nella foto: il coordinatore di Educa Michele Odorizzi

Rimettere l’educazione al centro della riflessione e dell’agire quotidiano. Superando la logica emergenziale dell’allarme educativo, perché la tensione ad accompagnare le nuove generazioni nell’avventura della crescita non è il paracadute contro un presunto o reale degrado valoriale, ma una passione quotidiana. Questa la proposta di Educa 2009, l’incontro nazionale sull’educazione sostenuto dalla Provincia di Trento, e che identifica nella pluralità del comitato promotore (con esponenti della cooperazione sociale, dell’amministrazione pubblica, della formazione e dell’editoria, fra cui Vita) un punto di forza e un metodo di lavoro. Dal oggi a domenica, la rassegna torna a Rovereto con la seconda edizione «Diritti e Rovesci», con un programma ispirato alla Convenzione dei diritti all’infanzia, promulgata dall’Onu 20 anni fa.
Circa 150 relatori, 21 seminari, 63 laboratori, 18 presentazioni di buone prassi, con incursioni nei linguaggi performativi, per oltre cento realtà coinvolte fra cooperative, agenzie educative, enti pubblici e privati. Numeri quasi doppi rispetto al 2008 che, nel testimoniare una capacità di crescita insolita, dicono di una creatività in azione, secondo una logica il più possibile inclusiva. «Ci rivolgiamo a tutti: bambini, ragazzi, adulti, a chiunque sia coinvolto, nel ruolo di educatore o di semplice cittadino, nell’avventura educativa», spiega Paola De Cesari, presidente del consorzio Luoghi per crescere e membro del comitato organizzatore. «Abbiamo scelto un approccio pragmatico, puntuale ma non specialistico, dove a parlare non siano solo gli esperti ma chiunque abbia esperienze significative da condividere, che offrano spunti di riflessione e ipotesi di risposta alle sollecitazioni dell’educare». Generalista ma affatto generica, Educa è il palcoscenico di una creatività territoriale e di un protagonismo nato dal basso, da esperienze note così come da realtà periferiche: scovare ciò che c’è negli angoli e riportarlo al centro. «Facendo tesoro delle molteplici competenze generate dalla società civile, attraverso un lavoro di scouting costante, di rete e co-progettazione, in cui ogni partner mette in gioco le proprie relazioni».
Una vitalità che si articola in un programma fitto di appuntamenti gratuiti e linguaggi diversi, come quelli performativi, con lo spettacolo sulla vita di don Lorenzo Milani proposto dalla Fondazione Aida e Teatro delle Quisquiglie; il concerto di Niccolò Fabi; o il concerto di Antonella Ruggero con cinque cori e un’orchestra di ragazzi di tutta Italia. «Il tema educativo non solo sarà oggetto di seminari, ma diverrà pratica partecipativa, con attività ludiche per tutti», dice il coordinatore organizzativo Cristian Aiardi della rete di cooperative Consolida. «Come Migropoli, una sorta di Monopoli proposto dall’associazione Si Minore, in cui i ragazzi incontrano le differenze interculturali, costruendo e decostruendo identità; o come Opportunity, il gioco da tavolo prodotto dalla Cei in 20mila copie, ideato dalla cooperativa Il Segno coi ragazzi della diocesi di Bergamo, per capire divertendosi le sfide del mondo lavorativo e le scelte per agire le proprie opportunità».
E se di giovani si parla, a parlare saranno anche i giovani, promossi da oggetto di discorso a soggetto di esperienza, grazie ad iniziative di “peer education”. Come la presentazione da parte degli autori del libro Sedie vuote, raccolta di interviste fatte da un gruppo di ragazzi ad alcune famiglie che hanno in casa una sedia vuota, quella di un parente ucciso dalla mafia. O, ancora, nella sezione delle «buone prassi», la presentazione della Carta servizi ideata da alcuni giovani trentini per incentivare la partecipazione dei coetanei alle attività culturali della cooperativa Progetto 92. Perché, per dirla con uno slogan, l’educazione non è proprietà di nessuno, ma responsabilità di tutti.

Qui trovi il programma di Educa 2009

Leggi lo speciale di Vita per Educa 2009


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