Negli ultimi 17 anni (dal 1990 al 2006) le emissioni nel settore dei trasporti sono aumentate in Italia del 28,1% e se non ci saranno inversioni di tendenza, all’orizzonte del 2020 si potrebbe arrivare ad un apporto di CO2 per questo settore di 180/190 milioni di tonnellate annue, con uno scarto del 75/80% rispetto al target di Kyoto.
La qual cosa confermerebbe il primato negativo dell’Italia rispetto ai Paesi europei più avanzati: il nostro Paese con il suo aumento del 28% viene prima della Francia (+17%) del Regno Unito (+15%), della Svezia (+ 9%),e della Germania (-2%).
Il dossier «Potenziale delle misure di riduzione del gas-serra nel sistema dei trasporti italiano» – scaricabile dal sito http://generazioneclima.wwf.it/ è stato realizzato grazie anche ad elaborazioni originali derivanti dal modello multimodale di trasporto nazionale (Re.Na.TA. – Rete nazionale Trasporti e Ambiente) e ricostruisce il quadro complessivo delle emissioni di CO2 generate dal traffico stradale, ferroviario, aereo e navale a livello italiano, sviluppando anche un primo scenario finalizzato alla loro riduzione.
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