Volontariato

Servizio choc sulla Cambogia a Le Iene

Nella trasmissione di ieri sera un vero "viaggio all'inferno". La testimonianza di Marco Scarpati e del Cifa contro i turisti pedofili

di Benedetta Verrini

E’ un viaggio all’inferno di 17 minuti il servizio di Luigi Pelazza andato in onda ieri sera allo show de Le Iene. Il reportage dalla Cambogia, realizzato tra la capitale e le zone rurali circostanti, ha mostrato senza ombra di dubbi la facilità con cui i turisti pedofili possano ancora oggi trovare bambini e bambine piccoli nei bordelli e in alcune zone della città.

Sotto accusa un pedofilo italiano, già condannato, che agli arresti domiciliari in Cambogia (gli è stato ritirato il passaporto, quindi non può rientrare in Italia) continua ad avvicinare minori e le stesse vittime del suo reato. Ma molti altri ricchi occidentali, ignari delle telecamere nascoste, hanno sbandierato lo sfruttamento e l’abuso abituale dei minori. I filmati sono stati consegnati alle autorità cambogiane per l’individuazione dei colpevoli.

A guidare Pelazza in questo reportage c’era l’avvocato Marco Scarpati, che da sempre opera nell’ambito di Ecpat contro il turismo sessuale e la pedofilia e che, da direttore dell’ong Cifa, lavora in Cambogia su progetti di prevenzione della prostituzione e di protezione dei minori.

“Nel nostro staff di Cifa Cambogia lavorano 21 ragazzi che, attraverso i sostegni a distanza, hanno potuto studiare e lavorare. Oggi sono i migliori ambasciatori presso i loro connazionali contro i rischi dei soldi facili offerti dai turisti occidentali”, commenta Gianfranco Arnoletti, presidente del Cifa. A tre ore dalla capitale, lungo la strada per Ho Chi Min, c’è un grande traffico di traghetti che portano le persone da una sponda all’altra dei corsi d’acqua. Lì fioriscono commerci di tutti i tipi, bambini piccolissimi vendono di tutto, spesso purtroppo anche se stessi. Proprio lungo una di queste sponde, a Neak Loeung, Cifa ha creato un centro diurno dove i bambini possono trascorrere la giornata studiando e giocando lontano dalla strada e dai suoi pericoli. Sono già 200, e il Cifa garantisce la loro frequenza consegnando alle famiglie l’equivalente in cibo di quanto raccoglierebbero sui traghetti e per strada. L’ong fa circolare i suoi volontari anche sulle spiagge e nei luoghi di adescamento, in modo da creare un deterrente agli incontri e far conoscere la propria presenza alla popolazione.

Per vedere il video sul sito di Mediaset:

http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=iene&data=2009/09/22&id=5332&from=iene

Per conoscere i progetti e le attività di Cifa:

www.cifaong.it


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