«Dare i numeri su casi e decessi attesi per la nuova influenza A non è una buona idea. È molto difficile fare previsioni precise». È il monito lanciato oggi a Milano dal vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio, a margine di un congresso internazionale sui farmaci all’università Bicocca. «Invito responsabilmente tutti gli scienziati che vogliono dire la loro», ha detto Fazio, «a partecipare pure al dibattito con le loro idee. Ma devono evitare di diffondere allarmismo e soprattutto lasciare che siano gli epidemiologi dell’Istituto Superiore di Sanità a dare questo tipo di informazione». Il vice ministro ricorda che «in questi casi le previsioni vengono fatte in base a modelli matematici che tengono conto di parametri molto complessi». Un esempio per tutti: «Calcolare in una situazione di pandemia le morti attese in base al numero di casi confermati è un errore. In caso di pandemia, infatti, si smette di confermare i casi, perchè i casi ritenuti reali diventano, in un quadro di pandemia, quelli sospetti e non quelli confermati virologicamente perchè la verifica non si può fare per tutti», ha precisato Fazio.
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