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Scatti di Gallicani per Muccioli

Il 19 settembre è il 14° anniversario della scomparsa di Vincenzo Muccioli

di Redazione

A quattordici anni dalla morte del suo fondatore, Vincenzo Muccioli, San Patrignano racconta la sua realtà grazie a una nuova foto (che potete vedere qui a fianco) del fotoreporter Mauro Galligani.

L’immagine realizzata dal fotografo senese riprende i 1500 ragazzi attualmente ospitati dal centro di recupero dalla droga riminese tra i filari di vigne che circondano la comunità. Galligani segue con i suoi scatti le vicende di “Sanpa” fin dalla sua fondazione avvenuta nell’autunno del 1978, molti dei quali raccolti nel 2003 nel volume “San Patrignano Gente permale” edito da Mondadori con  testi di  Dominique Lapierre, Gian Antonio Stella e Chiara Beria di Argentine.

Vincenzo Muccioli sarà ricordato (sabato 19 settembre, ore 14.00) con una Messa in suffragio officiata  nell’auditorium della comunità da Don Fiorenzo Baldacci. Alla cerimonia, aperta a tutti coloro desiderano ricordare l’operato di Muccioli, saranno presenti anche centinaia di volontari della associazioni antidroga che operano in tutta Italia in collaborazione e collegamento con San Patrignano.

«Quello che colpisce della San Patrignano di oggi è la sua completa integrazione con il territorio e con il resto della società – spiega Mauro Galligani –. Una volta la comunità era intesa come il luogo di “cura”, negli anni ’70 e ‘80 nessuno voleva come vicini di casa dei “tossici”, mentre oggi genitori riminesi portano i loro figli al doposcuola, all’asilo nido e o al centro ippico della comunità . E’ il segno dell’evoluzione dell’attività di Sanpa e del suo essere sempre a passo con i cambiamenti che avvengono nella società e fra i giovani che usano stupefacenti»

«Sono passati 14 anni da quando mio padre non c’è più – ricorda Andrea Muccioli, primogenito di Vincenzo e attuale responsabile della comunità – ma è straordinario sentire quanto ancora sia così presente e così vivo tra noi”. Non è solamente il ricordo di un uomo straordinario, ma soprattutto la condivisione del suo insegnamento, l’idea che il non essere soli, il donarsi e dedicarsi agli altri è l’energia più potente su cui possiamo fare affidamento. Questa è l’idea che mio padre ha provato a seminare sempre, ovunque andasse e in chiunque incontrasse».

Dal 1978  ad oggi Sanpa ha ospitato oltre 20 mila persone.  Il nucleo centrale della comunità è composto da 140 operatori volontari, cui si aggiungono 312 collaboratori. La comunità ospita inoltre 120 bambini figli di ragazzi che stanno svolgendo il percorso di recupero e di operatori,  e circa 30 minorenni con  problemi di disagio e consumo di droghe. Possiede un centro medico con 50 posti letto, un asilo, strutture abitative, scolastiche e per lo sport, un teatro, 53 laboratori di formazione professionale. In questi anni San Patrignano grazie alle misure alternative al carcere ha sostituito più di 3.000 anni di detenzione in percorsi riabilitativi. Il 60% dei 1500 ragazzi in carico a San Patrignano nel 2008 non hanno mai usato stupefacenti per via iniettiva o eroina. Nel 2008 sono state 40mila le persone che hanno visitato la comunità in occasione di manifestazioni (Squisito, Concorso Ippico Internazionale ecc.), mentre 9.000 sono stati gli studenti e i membri di associazioni di volontariato e di Istituzioni pubbliche arrivati a Sanpa per studiarne il modello (500 provenienti da Paesi stranieri).

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