Welfare

Arrivano i rifugiati e il Municipio si dimette in blocco

Accade in Svizzera, nel canton Vaud dove gli amministratori locali di Vugelles protestano contro l'invasione di 65 immigrati

di Redazione

L’intero Municipio e il presidente del Consiglio comunale di Vugelles-La Mothe, nel canton Vaud, si sono dimessi, in segno di protesta contro il previsto arrivo nel villaggio di 65 richiedenti l’asilo. ”E’ impensabile alloggiare tutti questi richiedenti in un villaggio di 49 abitanti”, ha detto oggi Madeleine Cuche, sindaco del paese, ”Non abbiamo nulla contro queste persone, ma il loro numero e’ sproporzionato rispetto quello degli abitanti”. Madeleine Cuche sottolinea inoltre che il villaggio e’ lontano da qualsiasi centro urbano, e non dispone di negozi, di scuole e di altre occupazioni. ”Com’e’ possibile integrare i richiedenti in questo modo?”, si domanda la sindaca. Madeleine Cuche chiede una migliore ripartizione degli asilanti nei villaggi del cantone. ”Se ogni comune accettasse di alloggiare alcuni richiedenti, sarebbe possibile evitare simili concentrazioni”. Con le loro dimissioni, i cinque membri del Municipio sperano di farsi ascoltare, in particolare dal Cantone. ”Abbiamo scritto al capo del Dipartimento delle istituzioni Pierre Chiffelle ma non abbiamo ottenuto risposta”, precisa Madeleine Cuche. La notizia delle dimissioni delle autorita’ di La Mothe ”mi rattrista molto”, commenta il direttore della Fondazione vodese che gestisce l’accoglienza dei richiedenti l’asilo (Fareas), Michel Hoffmann. La Fareas condivide buona parte degli argomenti della sindaca ma, da oltre un anno, la Fondazione e’ anch’essa confrontataalla crisi dell’alloggio che regna nel cantone. Attualmente, mancano circa 600 sistemazioni. Circa 300 richiedenti in media – su un totale di 9000 di cui si occupa la Fareas – devono aspettare fino a cinque mesi nei rifugi della Protezione civile. Altri sono alloggiati negli alberghi. In assenza di altre possibilita’, la Fondazione e’ stata costretta a ricorrere a sistemazioni come quella di La Mothe, dove ha previsto di affittare uno stabile vuoto. Centri analoghi sono stati aperti recentemente a Le Brassus e a Gryon. ”Come a Vugelles-La Mothe, la popolazione era giustamente preoccupata. Ma nelle due localita’ il bilancio e’ piuttosto positivo: le angoscie sono state superate ed e’ stato raggiunto un modus vivendi”. La Fareas ha previsto di affittare lo stabile per un anno, eventualmente per sei mesi supplementari. ”Non possiamo mantenere a lungo termine questo tipo di centro: lo lasceremo non appena avremo trovato un’opportunita’ migliore. Una riunione con la popolazione e’ prevista il 12 febbraio. I richiedenti dovrebbero arrivare a meta’ marzo.


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