Mondo

OBAMA. «Riforma sanitaria costa meno di guerre in Iraq e Afghanistan»

Il capo della Casa Bianca ha ribadito il suo sostegno ad un'assicurazione gestita dal governo in concorrenza con il sistema privato

di Gabriella Meroni

«Il tempo dei giochi è finito. Ora è il momento dell’azione». Cosi’ il presidente americano Barack Obama ha parlato davanti a senatori e deputati, in un discorso diffuso in diretta televisiva, per difendere il suo progetto di riforma sanitaria che, ha sottolineato, costera’ 900 miliardi di dollari in dieci anni «meno di quanto abbiamo speso nelle guerre in Iraq e Afghanistan».

«Non sono il primo presidente ad affrontare questa questione, ma sono determinato ad essere l’ultimo», ha affermato con decisione Obama, ricordando che il tema e’ sul tavolo dai tempi di Theodore Roosevelt. Nei 47 minuti del suo discorso ha assicurato di voler fornire «sicurezza e stabilità» a chi ha gia’ un’assicurazione sanitaria e una copertura a chi non ce l’ha. Il capo della Casa Bianca ha ribadito il suo sostegno ad un’assicurazione gestita dal governo in concorrenza con il sistema privato, ma ha mantenuto la porta aperta a soluzioni alternative per garantire a tutti copertura sanitaria: «Se verrete con me con proposte serie, io saro’ qui ad ascoltare». Obama ha tracciato un futuro in cui sara’ illegale per le assicurazioni interrompere o negare la copertura sanitaria a persone troppo malate, ma in cui tutti gli americani dovranno assicurarsi, anche le persone giovani e sane, per «non prendere in giro il sistema». Una assicurazione obbligatoria, come è quella contro gli incidenti per chi possiede un’auto.


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