Gli investitori vogliono far sentire la propria voce. E per questo stanno riempiendo le assemblee degli azionisti delle aziende europee. Il numero di voti è infatti arrivato a quota 51%, nel 2009, nelle compagnie che compongono gli otto indici di blue-chips del Vecchio Continente. Un dato in netto rialzo rispetto al 40% del biennio 2006-2007. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, anche dai dati dei singoli Paesi arrivano conferme del crescente interesse degli azionisti a “dire la propria”, soprattutto dopo la grave crisi che ha attraversato le economie di tutto il mondo e che si fatica a superare. In particolare, in Gran Bretagna il dato ha raggiunto i livelli del 1996 e, per quanto riguarda le compagnie che compongono l’indice FTSE100, ha toccato il livello massimo mai raggiunto, pari al 68% degli aventi diritto al voto. online.wsj.com
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