Famiglia

I volontari di Teresa

Da oggi a Firenze l'8°incontro nazionale degli attivisti

di Redazione

Si apre oggi 8 settembre a Firenze l’8°incontro nazionale dei volontari di Emergency: una settimana  di mostre, film, incontri pubblici, workshop dedicati, testimonianze del personale in missione all’estero, ospiti nazionali e internazionali interamente aperta al pubblico.


Proprio come un compleanno che si rispetti (Emergency compie infatti 15 anni) sono moltissimi gli spettacoli gratuiti attesi (da Lella Costa a Marco Paolini, da  Moni Ovadia a Lorenzo Cherubini solo per citarne alcuni) e le attività speciali novità di quest’anno: un’intera giornata di convegni medici sulle missioni dell’associazione  indirizzata al personale sanitario e un congresso per gli insegnanti incentrato sulle attivitità di Emergency nelle scuole.


Ma i 4000 volontari, rappresentanti di quasi 200 realtà territoriali in Italia, quest’anno saranno chiamati ad un compito molto più duro dell’organizzazione e del tour de force di attività previste. Dovranno infatti  “esserci” ad una settimana esatta dalla morte della loro presidente, Teresa Sarti.


Senza perdere tempo, così come voleva lei.  Senza retorica, senza troppe parole, dritto in avanti e pieni di energia  come “la Tere” ha voluto per sé stessa e per Emergency, fino all’ultimo momento.


E allora dovranno farsi bastare gli abbracci silenziosi e commossi che si sono scambiati sabato all’Arena di Milano, dove in migliaia sono andati a salutarla, le parole tra le lacrime di Lella Costa, una canzone emozionata di Erri de Luca per andare avanti esattamente come lei voleva, per impegnarsi ancora più a fondo per i valori di pace e solidarietà di cui Emergency è stata promotrice sin dal suo primo giorno di vita. 

 
Di certo, questa per il popolo di Emergency è la sfida più dura di sempre.
Riferiva Cecilia Strada, figlia di Gino e Teresa, durante i saluti all’Arena, che prima di andarsene sua madre, preoccupata,  si era chiesta quanto duro sarebbe stato per i suoi volontari superare il peso dell’assenza e continuare con forza il suo lavoro.
Dalla  serenità con la quale si è spenta noi sappiamo che questa risposta se l’era già data.


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