Welfare

DIPENDENZE. Giocatori compulsivi, è emergenza in Piemonte

456 soggetti in cura nel 2008: nel 2005 erano 166

di Gabriella Meroni

Il gioco che da divertimento e passatempo saltuario si trasforma prima in abitudine poi in dipendenza, una vera e propria malattia. Una malattia, quella del gioco d’azzardo patologico, che sembra essere in crescita in Piemonte dove negli ultimi anni è aumentata anche la richiesta, da parte di chi riconosce di avere un problema, di farsi curare. E’ quanto emerso nel corso della presentazione del Gap tour, l’iniziativa di sensibilizzazione sul problema che vedrà partire domani da Torino un camper informativo che tocchera’ 18 citta’ piemontesi. «Il Piemonte – spiega Eleonora Artesio, assessore regionale alla tutela della salute e sanita’ – è una delle regioni con la più alta percentuale di persone a rischio di dipendenza patologica, con un numero stimato di circa 80 mila soggetti, ma ù anche tra le Regioni italiane che maggiormente si sono distinte per il contrasto al fenomeno, a partire dal suo riconoscimento nel piano socio-sanitario 2007-2010 e dalla formazione di un gruppo di lavoro regionale su questo tema».

«Dalla primavera del 2008, inoltre – prosegue l’assessore – tutti i Sert del Piemonte hanno provveduto a creare al proprio interno ambulatori specifici, sportelli dedicati o gruppi di operatori formati per la presa in carico dei giocatori d’azzardo patologici e Il Gap tour si inserisce tra queste iniziative, portando all’attenzione della popolazione un problema che spesso non è riconosciuto come tale». Ma a confermare la gravita’ della situazione è il trend in crescita delle prese in carico da parte dei servizi: dai 166 soggetti che si sono rivolti al servizio sanitario per la cura della patologia nel 2005 si è infatti arrivati ai 456 in carico nel 2008, mentre dall’inizio del 2009 è cresciuto costantemente il numero di chi ha chiesto maggiori informazioni sui servizi al numero verde della Regione Piemonte 800333444.


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