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Etiopia: la Fao lancia un appello per la siccit

La tragedia della siccità in Etiopia rischia di causare una strage. Per questo la Fao lancia un appello di raccolta fondi per 9 progetti. Lo scopo? Rilanciare il settore agricolo

di Paolo Manzo

L?Organizzazione delle Nazioni Unite per l?alimentazione e l?agricoltura (FAO) ha lanciato oggi un appello per 3,2 milioni di dollari a favore di nove progetti agricoli di emergenza in Etiopia, dove la siccità ha provocato gravi carestie.

Secondo la FAO, 11,3 milioni di Etiopici hanno bisogno di aiuti alimentari d?urgenza, dopo che una fortissima siccità ha decimato il bestiame, essiccato le sorgenti e provocato epizootie dovute alle migrazioni di animali alla ricerca di punti d?acqua.

La rarità delle piogge ha ridotto drasticamente i raccolti di mais e sorgo, che in tempi normali rappresentano il quaranta per cento della produzione agricola totale dell?Etiopia.

?A causa del rapido deteriorarsi della situazione alimentare ? secondo la FAO ? si impongono interventi urgenti nella maggior parte dei settori. Se non riusciremo a rilanciare al più presto la produzione agricola e l?allevamento del bestiame, la sicurezza alimentare delle popolazioni vulnerabili non farà che peggiorare?.

I nove progetti FAO-Governo etiopico mirano a:
– accrescere la produzione agricola;
– permettere agli agricoltori di sormontare le conseguenze della siccità;
– aiutare gli allevatori a prender cura del loro bestiame.
Questi progetti comprendono la fornitura di bestiame, di foraggi, di sementi, di attrezzi agricoli, nonché corsi di formazione sulla gestione delle risorse idriche. Obiettivo è quello di rimettere in piedi il settore agricolo, che rappresenta il 45 per cento dell?economia del paese.

Su oltre 11 milioni di ettari di terre coltivate in Etiopia, soltanto 200.000 ettari sono irrigati, il che rende gli agricoltori particolarmente dipendenti dalle variazioni climatiche e dalle fluttuazioni dei prezzi delle colture. Nel 2002, la produzione etiopica di cereali e di leguminose è scesa del 25 per cento rispetto all?anno precedente.

Nell?ambito di questi progetti di emergenza, la FAO distribuirà sementi di cereali a circa 400.000 coltivatori nelle regioni di Amhara e di Oromiya. Delle attrezzature veterinarie e dei corsi di formazione per i servizi veterinari governativi beneficeranno circa 600.000 allevatori di Amhara, Oromiya, Somali e Afar. Inoltre, forniture di bestiame consentiranno di ricostituire le mandrie di circa 120.000 allevatori dell?Afar e del Tigré, nel nord dell?Etiopia.

L?assistenza tecnica della FAO in materia di formazione e di produzione mira a porre gli Etiopici al riparo dalla precarietà che li ha resi vittime delle periodiche siccità. L?accento sarà posto sulle popolazioni vulnerabili, soprattutto sulle donne con famiglie a carico e sui giovani agricoltori e agricoltrici senza terra.

Contatti:
Lucia D?Aleo, Relazioni con i Media italiani. Tel: 06-5705 2520; Fax: 06-5705 4974; e-mail: lucia.daleo@fao.org

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