Mondo

Rimborsi spese, istruzioni per l’uso

Domande entro il 31 dicembre

di Benedetta Verrini

Le coppie che hanno adottato nel corso del 2008 avranno tempo fino al 31 dicembre per effettuare una richiesta di rimborso spese alla Cai. La Corte dei Conti ha infatti dato il via libera all’ultima tranche del Fondo per il sostegno delle adozioni creato con la Finanziaria del 2005, il cui ammontare è pari a 10 milioni.
Sono state 3.165 le coppie che nel corso del 2008 hanno concluso un’adozione internazionale e richiesto l’autorizzazione all’ingresso in Italia di uno (o più) minori stranieri. Per loro, come avviene già da tre anni, sarà possibile richiedere allo Stato un rimborso percentuale delle spese sostenute nel corso della procedura. Il testo del decreto e il modello necessario per compilare la richiesta (da inviare in forma cartacea alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Commissione Adozioni Internazionali, Largo Chigi 19 – 00187 Roma) sono attualmente disponibili sul sito della Commissione Adozioni Internazionali.
L’ammontare delle spese rimborsabili è pari al 50% (fino a un limite massimo di 6mila euro) per i genitori adottivi che abbiano un reddito complessivo fino a 35mila euro; oppure pari al 30% (fino a un limite massimo di 4mila euro) per i genitori adottivi che abbiano un reddito complessivo compreso tra 35mila e 70mila euro. Il rimborso non è cumulabile con altri eventualmente ricevuti dalle Regioni o dalle Province. Per lo stesso motivo, dall’ammontare della somma calcolata saranno in ogni caso detratti i “famosi” 1.200 euro che erano stati erogati a titolo di “contributo forfetario” a tutte le coppie con un incarico attivo presso un ente, così come previsto nel decreto ministeriale dell’ex ministro Bindi del dicembre 2007. La documentazione da allegare alla domanda riguarda: una copia dell’autorizzazione all’ingresso in Italia del minore rilasciata dalla Cai; le certificazioni dell’ente che ha assistito la coppia, attestanti le spese sostenute; una copia della denuncia dei redditi precedente all’anno di arrivo del minore, attestante il reddito complessivo. Il decreto elenca anche le autocertificazioni da presentare in casi più particolari (adozioni pronunciate all’estero, concluse senza l’assistenza di un ente, mancanza di denuncia dei redditi ecc).
Se le richieste valide dovessero eccedere la capienza del Fondo per le adozioni internazionali (10 milioni di euro per l’anno 2008) i rimborsi saranno ricalcolati sulla base del budget disponibile. L’importo del rimborso ottenuto non sarà comunque oggetto di imposizione fiscale. Il 2008, infine, chiude il triennio fissato nella Finanziaria 2005 per il Fondo di sostegno alle adozioni internazionali, in cui era stato determinato un ammontare complessivo di 30 milioni di euro (10 milioni per ciascuno degli anni 2006, 2007, 2008). Nella stesura della prossima Finanziaria sarà dunque importante valutare il rifinanziamento del Fondo, per continuare a sostenere le coppie che adottano o adotteranno negli anni futuri.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.