Welfare

Amnesty:in Cina aumenta la pratica della tortura

Il rapporto dell'organizzazione documenta un quadro allarmante. La situazione sotto la lente dell'Onu

di Benedetta Verrini

La pratica della tortura in Cina e’ in crescita, con un sempre piu’ alto numero di ufficiali delle forze dell’ordine che picchiano o utilizzano scosse elettriche o stuprano le persone in loro custodia. E’ la denuncia contenuta in un nuovo rapporto di Amnesty International nel quale vi sono anche racconti di testimoni che provano la sistematica pratica della tortura nei confronti di monaci buddisti tibetani, di immigrati, di detenuti e dei loro avvocati, come anche nei confronti di persone accusate di aver violato la legge della pianificazione familiare che prevede un solo figlio per coppia. Al momento non vi e’ stata reazione da parte del governo cinese, e secondo Amnesty le autorita’di Pechino o rimarranno in silenzio o negheranno tutto. Negli ultimi anni, pero’, ha riferito ancora Amnesty, il dibattito pubblico sugli abusi da parte della polizia cinese e’andato aumentando. Hou Zongbin, membro del parlamento cinese, ha riconosciuto nel dicembre scorso che l’uso della tortura per estorcere confessioni ”e’ piuttosto grave in alcuni luoghi, e provoca terribili conseguenze sociali e non puo’ essere tollerato”. Amnesty spesso ha pubblicato documenti nei quali ha accusato la Cina di praticare la tortura, ma l’ultima grande pubblicazione al rigurado risale a dieci anni fa. Questa nuova pubblicazione di 58 pagine illustra nel dettaglio oltre 75 casi di tortura e da’ informazioni meno complete su oltre 600. ”Le testimonianze registrate da Amnesty sono solo una punta dell’iceberg”, ha detto Curt Goering, vice direttore della sede statunitense di Amnesty sottolineando che ”la tortura e’ senza dubbio la quotidianita’ in Cina, e’ un tentativo di distruggere e di mantenere il controllo, di intimidire e di punire”. Goering ha chiesto al presidente americano Geroge Bush di sostenere la risoluzione di condanna nei confronti della Cina riguardo i diritti umani nella sessione annuale della Commissione dell’Onu per i diritti umani, che si riunira’ il mese prossimo a Ginevra. La situazione dei diritti umani in Cina e’ sempre piu’ sotto l’occhio della comunita’ internazionale tanto che la prossima settimana la delegazione del Comitato Olimpico Internazionale si rechera’ a Pechino per valutare se la citta’ di Pechino possa ospitare i Giochi Estivi del 2008. E proprio la grave situazione dei diritti umani porto’ alla perdita dei Giochi del 2000. E ancora la Cina e’ sotto il fuoco delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani per la repressione violenta intrapresa nei confronti dei membri del movimento del Falun Gong. Da quando il movimento e’ stato dichiarato da Pechino fuorilegge 18 mesi fa, oltre 120 membri sono morti mentre erano in custodia della polizia, nei campi di lavoro o negli ospedali per malati mentali, molti di loro sono stati torturati.


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