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Elettroshock? Ecco i passi per la regolamentazione

In mancanza di norme in vigore si attende l'ufficializzazione del documento del Consiglio superiore della Sanit

di Massimo Cozza

Sono il presidente dell?Asvap associazione che si occupa di malati psichici. Ho letto su Vita la notizia: ?L?elettroshock e Ponzio Pilato?. Vorrei avere qualche dettaglio in più in modo da conoscere il ?documento ? del Consiglio dei ministri e le eventuali conseguenze pratiche. Giorgio Nironi, Monza Risponde Massimo Cozza Nel complesso tutte le notizie riportate dalla stampa, e sulle quali si basa la risposta, sono frutto di una ?visione? ufficiosa del testo finale sull?elettroshock approvato dal Consiglio superiore della Sanità, che fino ad oggi non mi risulta sia stato né smentito né ufficializzato dal ministero della Sanità. Senz?altro il documento approvato di recente dal Consiglio superiore di Sanità in merito alla terapia elettroconvulsivante rappresenta un primo passo verso una sua regolamentazione, dell?uso del quale troppo spesso si è fatto e si fa abuso. Pur avendo posto alcuni punti fermi, tra i quali considero importante il concetto di residuità di tale strumento terapeutico e di precisa indicazione estremamente limitata, il documento rimanda nelle sue conclusioni, a una più puntuale esposizione all?elaborazione da parte del ministero della Sanità (Osservatorio sulla tutela della salute mentale?) di linee guida più estese. Quindi posso dare solo due risposte orientative che potranno diventare operative solo dopo una ufficializzazione del documento del Consiglio superiore della Sanità da parte del ministero della Sanità che potrebbe avvenire anche dopo l?elaborazione delle linee guida per le quali bisognerà attendere alcuni mesi. Posso rispondere sull?autorizzazione ai centri deputati alla terapia dell?elettroshock. Una volta stabiliti a livello nazionale i criteri che dovranno essere di natura strutturale e organizzativa, l?accreditamento delle strutture sia pubbliche che private dovrebbe essere effettuato dalla Regione. Attualmente non risultano esserci specifiche norme alle quali debbano attenersi le strutture pubbliche e private per poter effettuare l?elettroshock, a parte quelle generali valevoli per attività sanitarie. All?interno del documento del Consiglio superiore di Sanità si parla invece dell?obbligatorietà del ?consenso informato? che deve essere dato per scritto dal paziente dopo esauriente spiegazione da parte dei curanti. Se a causa delle condizioni psicopatologiche del paziente ciò non fosse possibile si può praticare l?elettroshock solo con l?attivazione del Trattamento sanitario obbligatorio e quindi in una struttura pubblica. Nel documento del Consiglio superiore di Sanità è previsto che tutti i centri pubblici e privati che praticano l?elettroshock devono darne comunicazione alla Regione che ha il compito di monitorare la sua effettuazione.


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