Volontariato

DISABILITÀ. I ciechi “vedranno” con la lingua?

Lanciato Brainport, un dispositivo che promette grandi cose (ma è anche molto caro)

di Gabriella Meroni

Vedere attraverso la lingua. Sembra insolito, eppure è quanto promette di fare un piccolo dispositivo elettronico che accende speranze in chi è sprovvisto del senso della vista. L’apparecchiatura, messa a punto dall’aziende statunitense Wicab, potrebbe arrivare sul mercato gia’ entro la fine di quest’anno, per un prezzo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 9 mila euro. BrainPort è composto da un piccolo dispositivo simile a un lettore Mp3 collegato a un paio di occhiali da sole e una sorta di lecca-lecca da tenere sulla lingua. All’interno degli occhiali si trova una minuscola web-cam di un centimetro di diametro, che filma quel che avviene attorno a chi indossa le lenti, trasformando le informazioni in impulsi elettronici che raggiungono la lingua e che vengono quindi “passate” al cervello che le tramuta in immagini.

Secondo gli scienziati che l’hanno messo a punto, bastano 20 ore di formazione affinche’ una persona impari ad utilizzare BrainPort. L’apprendimento delle immagini attraverso la lingua, infatti, non è immediato: va imparato, spiegano gli studiosi, esattamente come l’andare in bicicletta. Quando gli impulsi elettronici raggiungono la lingua attraverso lo pseudo lecca-lecca – un marchingegno che contiene una griglia quadrata di circa 600 elettrodi – si avverte un solletichio simile a quello prodotto dalle bollicine di champagne. Dopo appena 15 minuti di utilizzo – assicura William Seiple, direttore della ricerca di Lighthouse International, l’organizzazione dove è stato testato il dispositivo – le persone iniziano a interpretare le informazioni che arrivano attraverso BrainPort.


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