Formazione

L’integrazione nero su bianco

Sostegno: ecco cosa prevedono le nuove linee guida

di Franco Bomprezzi

Una boccata d’ossigeno per chi da sempre si impegna in favore dell’integrazione scolastica: la lettura delle «Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità», appena pubblicate nel sito del ministero della Pubblica Istruzione è agevole anche per i non addetti ai lavori, e costituisce un punto di arrivo e un punto di partenza alla vigilia del nuovo anno scolastico.

Se nell’anno scolastico 2006-2007 erano 187.567 gli alunni con disabilità nelle scuole normali, ossia il 2,1% del totale, e gli insegnanti di sostegno erano circa 80mila, dei quali quasi la metà con incarico a tempo determinato, si comprende perfettamente come questo tema sia cruciale per determinare le dinamiche, organizzative, economiche e culturali, dell’istruzione pubblica in Italia.

Il documento approvato e firmato dal ministro Mariastella Gelmini ha una chiave di lettura del tutto nuova: ossia tiene conto della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, e dunque ripercorre la storia dell’integrazione scolastica italiana alla luce dei principi sanciti dalla Convenzione.

È dunque un testo molto positivo e aperto: «Elaborate sulla base di un confronto fra dirigenti ed esperti del Miur nonché con la partecipazione delle associazioni delle persone con disabilità», si legge nella premessa, «esse mirano a rilanciare il tema in questione, punto fermo della tradizione pedagogica della scuola italiana, e che tale deve essere anche in momenti di passaggio e trasformazione del sistema di istruzione e formazione nazionale. Individuano inoltre una serie di criticità emerse in questi ultimi anni nella pratica quotidiana del fare scuola e propongono possibili soluzioni per orientare l’azione degli Uffici scolastici regionali, dei dirigenti scolastici e degli organi collegiali, nell’ambito delle proprie competenze».

Nella prima parte, «Il nuovo scenario. Il contesto come risorsa», le linee guida ripercorrono la storia dell’integrazione scolastica, a partire dagli articoli 3 e 34 della Costituzione, passando per la legge 118/71 (si parlava allora solo di “inserimento” nelle scuole normali), fino alla legge 517/77 che getta le basi dell’integrazione, e poi la legge quadro, la 104/92, fino alla Convenzione Onu e alle conseguenze dell’Icf, il nuovo criterio di classificazione funzionale delle disabilità approvato dall’Oms.

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