Welfare

Indultino: ok dalla Camera. Una scheda e le reazioni

Soddisfazione di Casini e Pisapia

di Riccardo Bonacina

Giuliano Pisapia esulta per l’approvazione dell’indultino. ”Finalmente – afferma il parlamentare – dopo tante parole un passo in avanti per rendere piu’ vivibili le nostre carceri e per garantire l’effettiva applicazione delle leggi approvate nella scorsa legislatura”. Pisapia, che ricorda di essere il primo firmatario della proposta, sottolinea che carceri piu’ vivibili sono la premessa per gli interventi tesi ”al riconoscimento della finalita’ rieducativa, e non solo punitiva, della pena: legge Gozzini, incompatibilita’ fra Aids e carcere, legge Smuraglia sul lavoro dei detenuti, legge sulle detenute madri ecc.”. ”Certo, si poteva fare di piu”’, riconosce Pisapia, che pero’ ricorda ”le resistenze sia di An e della Lega, che di alcuni esponenti del centro sinistra”. E’ quindi ”fondamentale – conclude il parlamentare indipendente del gruppo del Prc – che ci si avvicini all’approvazione definitiva di un atto di clemenza, e in particolare che la proposta di sospensione dell’ esecuzione della pena detentiva nel limite di tre anni venga al piu’ presto approvata in via definitiva dal Senato, senza ulteriori modifiche che snaturerebbero le finalita’ del provvedimento”. ”Avevo assunto l’impegno di portare all’esame del parlamento una decisione, tutti i colleghi, indipendentemente da come hanno votato, hanno la mia stima e considerazione, ciascuna scelta ha la sua dignita’ ma la cosa piu’ sbagliata sarebbe stata quella di rinviare la scelta”: il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, commenta cosi’ la conclusione della discussione in aula sul varo del cosiddetto ”indultino”. ”La Camera dei deputati si e’ assunta la propria responsabilita’ e ha deciso cosi’ come avevo preannunciato a san Vittore nel dicembre scorso e oggi la decisione spetta al senato” ha concluso Casini. INDULTINO: LE MODALITA’ E LE ESCLUSIONI Il cosidetto ‘indultino’, in realta’ e’ una sospensione condizionata degli ultimi anni di pena a detenuti che fuori dal carcere mantengano buona condotta e rispettino gli obblighi loro imposti. Solo al termine del periodo, la pena viene cancellata. E’ un istituto gia’ esistente nel nostro ordinamento per singole fattispecie, in particolare per i detenuti minori e tossicodipendenti. Ecco il contenuto del provvedimento approvato dalla Camera. SOSPENSIONE ULTIMI TRE ANNI DI PENA – E’ prevista la sospensione condizionata della pena se ne sia stata scontata almeno un quarto e rimanga un residuo non superiore ai tre anni. Il provvedimento compete al magistrato di sorveglianza che dispone gli obblighi a cui sottostare. NON SI APPLICA A TERRORISTI, MAFIOSI E REI PERICOLOSI – La norma non si applica per una serie di reati gravissimi per i quali l’ordinamento penitenziario vieta l’accesso alle misure alternative (mafia, terrorismo, sequestro di persona ecc.). All’indultino si potra’ invece far ricorso per i cosiddetti reati di tangentopoli come corruzione e concussione. Il provvedimento non vale poi per chi sia stato dichirato delinquente abituale, professionale o per tendenza. REVOCA PER RECIDIVI ED INADEMPIENTI – La sospensione della pena puo’ essere revocata se il beneficiario commette un delitto non colposo, per il quale sia condannato ad una pena detentiva superiore ai sei mesi, nei cinque anni successivi all’applicazione della misura. O qualora non ottemperi alle prescrizioni imposte dal giudice di sorveglianza, quali l’obbligo dei presentarsi all’ufficio di polizia giudiziaria o il divieto di allontanarsi dal comune di dimora abituale. STRANIERI SCARCERATI SARANNO ESPULSI – Per i detenuti stranieri in Italia ammessi al beneficio scattera’ l’espulsione, se ne ricorrono i presupposti previsti dalla legge. La sospensione della pena sara’ loro revocata nel caso di rientro in Italia. RELAZIONE GUARDASIGILLI ALLE CAMERE – Ogni anno il ministro della Giustizia riferisce al Parlamento sull’attuazione della legge, che si applica a condannati e a soggetti in attesa di esecuzione della pena al momento dell’entrata in vigore delle norme.


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