Welfare

IMMIGRAZIONE. Eritrei: consegnato in Procura il primo rapporto

Di Natale: «Le autorità maltesi avrebbero comunque dovuto prestare soccorso»

di Redazione

La Procura di Agrigento ha ricevuto oggi dalla Guardia di finanza e dalla Polizia le prime informative sulla vicenda dei cinque eritrei rimasti per oltre venti giorni alla deriva nel Canale di Sicilia, e soccorsi giovedì scorso al largo di Lampedusa. I magistrati hanno aperto un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo.

L’indagine è ancora a carico di ignoti. Gli inquirenti stanno valutando, inoltre, le eventuali responsabilità delle autorità maltesi, verso le quali potrebbe ipotizzarsi il reato di omissione di soccorso. Il nodo centrale della vicenda ruota tutto attorno alla competenza territoriale.

La Procura, infatti, sta cercando di capire in quale punto la motovedetta maltese abbia incrociato gli eritrei: se, cioè, in acque maltesi o internazionali. «Allora – spiega il procuratore Renato Di Natale – sarebbe ancora più complesso stabilire l’autorità giudiziaria titolare dell’indagine».

Da La Valletta hanno fatto sapere che il gommone sarebbe stato intercettato in acque libiche. «Ciò – commenta Di Natale – non significa comunque che, se i supersiti erano in difficoltà e stavano male, i maltesi non dovessero prestare soccorso». 

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