Famiglia

Contro terrorismo, schedare Dna dei cittadini

E' la proposta dello scienziato James Watson, autore della scoperta, insieme a Francis Crick, della doppia elica del Dna

di Paolo Manzo

Un banca dati internazionale del Dna di tutti i cittadini americani ed europei, necessaria per combattere il crimine e soprattutto la minaccia crescente del terrorismo in un mondo sempre piu’ instabile. E’ la proposta dello scienziato James Watson, autore della scoperta, insieme a Francis Crick, della doppia elica del Dna. Secondo Watson, intervistato dal quotidiano britannico ‘The Independent’ in occasione del cinquantesimo anniversario della scoperta, il pericolo rappresentato dalle organizzazioni terroristiche e’ ormai tale da superare ogni possibile obiezione alla schedatura genetica dei cittadini. Watson non e’ il primo ad avanzare una simile proposta. ”Non e’ che io sia insensibile alle preoccupazioni per la perdita di liberta’ civili o della privacy individuale, o per i potenziali usi illeciti delle informazioni genetiche – ammette lo scienziato, presidente del Cold Spring Harbor Laboratory di New York – ma questo renderebbe la nostra vita piu’ sicura”. I campioni di Dna, ha spiegato, non contengono informazioni mediche e vengono utilizzati esclusivamente per stabilire l’identita’ di una persona: per questo, i problemi etici sono minori. ”Il sacrificio di questa forma particolare di anonimato non sembra un prezzo irragionevole da pagare – sottolinea – purche’ le leggi impongano controlli rigidi e giudiziosi sull’accesso ai dati”. In questo modo, non ha dubbi Watson, ”sarebbe piu’ difficile essere un imbroglione. Che cosa c’e’ di male a voler rendere il sistema giudiziario penale piu’ equo?”.


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