Sul podio delle tre notizie più curiose dell’estate sono saliti una suora, un prete e una novizia. Ricorderete. Ne hanno parlato giornali e tv. Medaglia d’oro alla suora salesiana multata per eccesso di velocità, 180 km all’ora per correre a sincerarsi della salute del Papa da Torino ad Aosta; fermata dalla polizia protesta: «Era un’emergenza, farò ricorso al giudice di pace». Argento al prete milanese risultato positivo al test alcolemico. «Oggi ho celebrato quattro messe» la sua improbabile difesa. Bronzo infine alla novizia le cui foto in topless finiscono su Facebook, una perfida vendetta del suo ex. Non c’è che dire, notizie sfiziose. Tutti noi le abbiamo lette o ascoltate. Facendoci una risata sopra. C’è però un piccolo problema. Nessuna di questa notizie probabilmente era vera. Nessuna, di certo, è stata verificata prima della pubblicazione. Tutte, e questo è il dato più curioso, hanno una medesima origine: una coppia di giovani avvocati, Giacinto Canzona e Anna Orecchioni, in cerca di pubblicità. Sono stati loro, in tutti e tre i casi, a diffondere la notizia. Rilanciata dalle agenzie di stampa tale e quale, senza nessun riscontro. Di fatto la polizia stradale smentisce la salatissima multa (375 euro) a suor Velocità; del fantomatico prete beone non c’è traccia a Milano, e le foto della novizia senza veli nessuno le ha mai viste.
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