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LAVORO. Nuovo testo per il prepensionamento di chi assiste disabili

La Commissione lavoro ha approvato ieri il nuovo testo unificato. Requisiti più restrittivi per l'accesso

di Sara De Carli

La Commissione Lavoro della Camera ha approvato ieri, 28 luglio, il nuovo testo unificato per i progetti di legge in materia di “Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili”.  «Tale nuova versione – ha detto il presidente, Silvano Moffa – rappresenta il frutto di un complesso lavoro svolto dallo stesso Comitato, a seguito del contenuto della relazione tecnica trasmessa dal Governo nell’aprile scorso». 

Il nuovo testo modifica i requisiti di accesso al beneficio, innalzando il limite minimo di età dei potenziali beneficiari da 50 a 53 anni e aumentando da 15 a 18 il numero di anni di contribuzione versati nel periodo di costanza di assistenza al familiare convivente disabile. Tali modifiche restrittive, ha ammesso il relatore, Teresio Delfino, sono state apportate «in vista di un ridimensionamento degli oneri finanziari recati dal provvedimento».

Il testo della proposta di legge prevede che «le lavoratrici e ai lavoratori che si dedicano al lavoro di cura e di assistenza di familiari disabili in condizione di totale inabilità lavorativa, aventi una percentuale di invalidità uguale al 100 per cento e che necessitano di assistenza continua poiché non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita è riconosciuto, su richiesta, il diritto all’erogazione anticipata del trattamento pensionistico, purché abbiano compiuto il cinquantatreesimo anno di età, a seguito del versamento di almeno venticinque anni di contributi previdenziali, di cui almeno diciotto annualità versate nel periodo di costanza di assistenza al familiare convivente disabile».

Il beneficio previdenziale è riconosciuto a condizione che il familiare disabile non sia mai stato ricoverato in modo continuativo in un istituto specializzato a tempo pieno.

L’onere derivante dall’attuazione della legge è valutato in 712,3 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2010.


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