Cultura

Come aiutare il risparmiatore a ragionare in maniera nuova

di Geneviève Lecamp

di Redazione

Anche se ci possiamo rallegrare del fatto che ci siano sempre maggiori possibilità di investire in prodotti etici, questo non ci deve far perdere il filo dei nostri pensieri o piuttosto dei nostri sogni. L?aumento dell?offerta non è necessariamente sinonimo di una migliore redistribuzione dei redditi, dei prestiti e dei sussidi. L?esempio americano lo ricorda ogni giorno: non sono i fondi prediletti dall?index Domini a cambiare il volto delle comunità depresse di tante altre città. Ci tocca quindi urgentemente vigilare i processi in corso per saper promuovere dall?interno della finanza etica i nuovi meccanismi che porteranno a una democrazia più partecipativa e a un incremento della qualità della vita in ogni singolo territorio. Una via potrebbe essere quella di ideare, nelle zone più ricche, fondi cittadini con aiuti tecnici mirati e messa a disposizione di personale qualificato nell?imprenditoria e nello sviluppo locale, a destino di comunità nel mondo, prive di risorse materiali ed immateriali. Tale progetto raggiungerebbe, secondo me, una vera dimensione etica, in quanto costringerebbe il risparmiatore ad assumere nuove responsabilità e a ragionare in un modo diverso dopo un coinvolgimento sul campo. Geneviève Lecamp, direttrice di Zesst


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