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Rilanciare l’artigianato marocchino attraverso il commercio equo e solidale: la sfida di COOPI nella provincia di Nador

di COOPI - Cooperazione Internazionale

Si conclude il 17 luglio la settimana di formazione sul commercio equo e solidale, organizzata da COOPI – Cooperazione Internazionale in collaborazione con la Cooperativa Chico Mendes a Milano.

Il seminario ha coinvolto alcuni dei maggiori rappresentanti dell’artigianato della provincia di Nador, in Marocco: dall’Agenzia governativa dell’Orientale alle Camere del Commercio e dell’Artigianato, dai comuni di Tafersit e Boudinar a diverse associazioni per lo sviluppo sostenibile.

Obiettivo del seminario è stato far conoscere le potenzialità del commercio equo e solidale come sbocco per i prodotti dell’artigianato marocchino e della provincia di Nador in particolare.

Come sostiene Hassan Nicer della Camera di Commercio del Marocco “L’artigianato a Nador non è mai decollato, nonostante le sue alte potenzialità e la sua lunga tradizione. Il problema fondamentale è che non sappiamo come aprirci all’Europa e quindi come poter commercializzare i nostri prodotti. Il Commercio equo e solidale, per esempio, può essere una buona opportunità di apertura verso l’Italia“.

Quelle del corso sono state, dunque, giornate intense di conoscenza e approfondimento storico, teorico e tecnico della realtà del commercio solidale.  Non sono mancate visite a botteghe e cooperative sociali per potere vedere e toccare con mano la realtà in cui si inserisce tale attività, né spiegazioni ed esercitazioni per meglio comprenderne il funzionamento.

Serve in primis fornire delle indicazioni pratiche: da come fare una valutazione dei prezzi a come aprire una cooperativa. È essenziale infatti avere le capacità tecniche per permettere ai piccoli produttori del Sud del mondo di accedere al mercato a condizioni sostenibili e vivere dignitosamente“, spiega Leone De Vita del direttivo Chico Mendes e membro del Comitato progetti Ctm Altromercato.

Conoscevamo già il commercio equo e solidale. Questo corso però ci ha permesso di approfondire alcuni argomenti e di apprendere tecniche utili. Per esempio come poter interagire con questa rete, sapere com’è organizzata, conoscerne le fasi, il cammino che percorre, il processo del lavoro“, dichiara Mohammed Bouadil, dell’associazione marocchina Chouala.

Il corso, che si inserisce all’interno di un progetto di strutturazione e rafforzamento del settore artigianale che COOPI sta svolgendo a Nador, ha riscosso un particolare successo, grazie all’attiva partecipazione, alla professionalità dei formatori e allo sguardo comune di tutte le parti coinvolte, rivolto allo sviluppo sostenibile dell’artigianato marocchino.

Abbiamo lavorato tanto e i risultati raggiunti finora ci soddisfano. C’è però ancora molto da fare. Affinché non restino un mero ricordo, la nostra azione e il nostro impegno non devono fermarsi qui: devono continuare e lasciare una traccia visibile sul territorio, per dare concretizzazione alla formazione svolta” commenta Sara Franzoso, Responsabile Paese per COOPI.

 

Per informazioni sul progetto di strutturazione e rafforzamento del settore artigianale nella provincia di Nador: http://www.coopi.org/it/news/index.php?id=648

Ufficio Stampa: Lara Palmisano Tel. 02 3085057 int. 226  ufficiostampa@coopi.org

 

 


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