Mondo

Le responsabilità della Polizia

Intervento di Amnesty sulle sentenze Aldrovandi e Sandri: «La formazione degli agenti è adeguata?»

di Daniele Biella

La Polizia dovrebbe assumersi le proprie reponsabilità e chiedersi se la formazione degli agenti è adeguata al loro compito. Queste le indicazioni che arrivano dalla sezione italiana di Amnesty international, prendendo spunto dalle recenti sentenze riguardanti le uccisioni di Federico Aldrovandi e Gabriele Sandri, che “chiamano in causa la responsabilità delle forze di polizia italiane circa l’uso delle armi da fuoco e della forza”.

“Inserendosi in un contesto più ampio, caratterizzato dalla mancanza di un organismo indipendente di monitoraggio sui diritti umani e sull’operato delle forze di polizia, richiesto dagli standard internazionali e da noi sollecitato da tempo”, spiega Amnesty international, “le due sentenze devono interrogare le autorità italiane in merito alla formazione e al comportamento degli agenti di polizia e alla loro responsabilità circa la protezione delle persone”.

Secondo l’ente umanitario internazionale, che nel 1977 ha ricevuto il premio Nobel per la pace, “l’assunzione di responsabilità per le  violazioni dei diritti umani commesse da pubblici ufficiali, comprese le  forze di polizia, deve essere la norma. Le autorità italiane devono dare attuazione alle raccomandazioni degli organismi internazionali per prevenire ulteriori tragici casi del genere”.

Amnesty International ha seguito sin dall’inizio entrambe le vicende, considerandole significative per quanto riguarda l’accertamento delle responsabilità delle forze di polizia per violazioni dei diritti umani. “Ci muoveremo con maggiore dettaglio nel momento in cui saranno note le motivazioni delle sentenze”, conclude Amnesty.

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